Quanto costa vivere?

La politica del rigore non paga


 L’attuale presidente del consiglio Monti, qualche tempo fa affermava che il governo da lui presieduto ha volutamente attuato una politica recessiva, con il nobile scopo di sanare i conti pubblici. Tradotto in parole povere, ha fatto pagare ai ‘soliti noti’ le follie dei governi precedenti e evitato che i creditori dell’Italia (vedi banche/Francia e Germania)  rimanessero a bocca asciutta.Il rigore di cui tanto si parla e che sembra essere diventato una sorta di ‘stella polare’ dei governi europei, a cosa ci sta portando? Nell’immediato lo stiamo vedendo: poveri sempre più poveri e ricchi sempre più ricchi, quindi sparizione della cosiddetta classe media. I mass-media fanno passare il messaggio che dopo l’austerità ci sarà la ripresa. Ma sarà vero?Intanto il presidente della Corte dei Conti solennemente afferma: «La somministrazione di dosi crescenti di austerità e rigore al singolo Paese, in assenza di una rete protettiva di coordinamento e di solidarietà, e soprattutto se incentrata sull'aumento del prelievo fiscale, si rivela, alla prova dei fatti, una terapia molto costosa e in parte inefficace». Quindi tutti questi sforzi che stiamo facendo per ‘rimanere in Europa’ rischiano di non servire a nulla. L’Europa si sta dimenticando che è nata per essere uno strumento di pace, ma queste  politiche economiche ultra liberiste rischiano di portarla verso il fallimento. Cliccate qui sotto per vedere l’articolo.