Quanto costa vivere?

La memoria corta


 La memoria collettiva dell’italiano medio è rappresentata da ciò che ci propina la tv. Quando una cosa o qualcuno non appare più in tv per un certo periodo di tempo, scompare dalla memoria di tutti e, quando riappare, sembra nuovo e mai visto prima. Tutto ciò anche se in passato questo qualcosa o qualcuno aveva dimostrato di essere dannoso o negativo. Questo meccanismo è ben conosciuto dagli esperti di marketing, soprattutto quelli che fanno marketing per conto dei politici. Sparire per poi riapparire nuovi, sfruttando la memoria corta dell’italiano medio, che fa coincidere il proprio archivio storico di pensieri con ciò che propina l’etere televisivo. Apparire nuovi nonostante i guasti fatti in passato, come questi appartenessero a qualcun altro. La farsa politica pazzesca, a cui stiamo assistendo in questi ultimi mesi, altro non è che il tentativo di sfruttare a proprio vantaggio questo meccanismo. La campagna elettorale è cominciata, in un paese che affonda sempre di più nelle sue difficoltà economiche. Lo stato e le regioni non hanno più soldi. Le asl della provincia di Torino (ma non solo) non ce la fanno a pagare le strutture sanitarie convenzionate, che a loro volta sono in difficoltà addirittura nei pagamenti degli stipendi dei loro dipendenti (vedi questo articolo "http://edizioni.lastampa.it/novara/articolo/lstp/26557" ). Il Piemonte, una delle regioni più importanti di questo paese, dal punto di vista economico e storico, è in default (vedi http://www.linkiesta.it/regione-piemonte-cota-default). Cito dall’articolo “Il problema è che il Piemonte ha liquidità pari allo zero e non può più indebitarsi oltre perché ha superato la soglia consentita”. Si sta giocando una partita pericolosissima sulle spalle di tutti noi e sul futuro dei nostri figli e nipoti.