Creato da tamteam il 29/08/2007

tam-tam pipol

Un tam-tam continuo per scartavetrarli a chi, sin ora, li ha scartavetrati a noi!

 

 

« DON BENZIDECAMERON »

ESPULSIONE COMUNITARIA

Post n°78 pubblicato il 06 Novembre 2007 da tamteam
 

Il Writer ci ha proposto questo articolo scritto nel suo blog in cui commenta i fatti relativi alla nuova legge sull'espulsione comunitaria, lo pubblichiamo volentieri.


Inizia ad essere avvertito lo scricchiolio delle fondamenta del grande palazzo colorato chiamato Europa. Quel che doveva essere il paradiso dei pacifisti diventa il covo dell'intolleranza, era immaginabile.

L'Europa Unita: secoli di guerre, distruzione, persecuzioni e morte si estinguono, emblematicamente con l'inizio del nuovo millennio, in una grande alleanza. In Italia non c'è stato neanche un festeggiamento, una festa nazionale, una data da segnare sul calendario: nulla, se non uno speciale Domenica In e il fastidio di fare i conti in euro, e di vedere i prezzi aumentare.

A questo si aggiunge ora la visione del diverso, il capro espiatorio su cui riversare ogni male che affligge la nostra cultura. E' sempre più facile incolpare lo straniero, piuttosto che ammettere profonde incongruenze nella propria tradizione.


Attenzione, il Writer non si schiera con un assassino, si schiera contro la generalizzazione, contro il giornalismo corrotto e necrofilo che specula su razzismo e xenofobia.
Estendere la facoltà di espulsione ai cittadini comunitari non è in sè una manovra ingiusta, lo è, però, applicarla in modo deviato e limitato a particolari popoli, colpevoli solo di essere capitati in un momento politico in cui la vecchia e corrotta politica istituzionale ha bisogno di un nemico contro cui scagliare la rabbia della gente causata dalla propria incompetenza.

Sono favorevole ad estendere l'espulsione anche ai connazionali, è inaccettabile che chi compie crimini osceni, o abusa del potere che il popolo gli concede al fine di rappresentarlo, può continuare in modo più o meno indisturbato a mantenere gli stessi diritti di un cittadino italiano onesto.
E' imperdonabile chi ha ucciso Giovanna Reggiani, come è imperdonabile chi ha aggredito Emil Marcu e i suoi due connazionali, come è imperdonabile chi sfrutta i giornali e le tv come mezzi di distrazione di massa per distogliere la nostra attenzione dalla sua incapacità.

L'Altro, il Diverso, si presta ottimamente a svolgere ruolo di capro espiatorio perchè è facilmente individuale, basta il colore della pelle, la forma degli occhi, le abitudini sessuali, la forma della croce che porta al collo, la lingua parlata, in alcuni casi è sufficiente il dialetto.
Inoltre l'Altro, per definizione, ci fa paura, perchè non lo conosciamo, e il giornalismo-business di massa fa presto a lavare via i pensieri dal cervello sostituendoli con sudicia immondizia.

L'unica speranza di mantenerci obiettivi e liberi è la conoscenza.
Vale per qualsiasi argomento, ma in particolare quando si parla e si decide della vita delle persone: l'ignoranza è intollerabile e va respinta con la più severa fermezza.
Ringraziamo Il Writer per questo ottimo post, capace di indurci ad ulteriori riflessioni sui fatti di cronaca nera accaduti a Roma e delle conseguenze scaturite.
(LO STAFF)


La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/tamtampipol/trackback.php?msg=3540028

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Red_Lady
Red_Lady il 06/11/07 alle 09:47 via WEB
il problema è anche un altro, secondo me. a furia di discutere sulle 'razze' di chi commette i reati abbiamo perso di vista una cosa molto importante:una donna ogni tre giorni viene uccisa in Italia, al 70% da ex mariti o conviventi o parenti. la discussione, invece di alimentare lo scontro sociale doveva essere concentrata su questo, sull'ennesimo caso di violenza su una donna e sul fatto che la legge, quella nuova e che inasprisce le pene, è ferma al palo per i soliti vizietti di forma che fanno litigare la maggioranza di governo. questo è, per me, il vero scandalo, e cioè che siano proprio le istituzioni a sviare l'attenzione sui problemi e i drammi di questo paese facendo in modo che si parli sempre di altro, molto spesso di quello che non c'entra niente.
 
Alamaro
Alamaro il 06/11/07 alle 13:55 via WEB
…e se il problema fosse che ne di razze ne di generi (maschile o femminile) si dovrebbe parlare di fronte ad un reato, di fronte a concetti (svuotati concetti) come il diritto/dovere di uno stato di fare il massimo per garantire sicurezza e giustizia? Se il punto fosse che con questa tolleranza di comodo, questo buonismo d’accatto, pavido e tutto italiano, diventi inevitabile che contingenze previste e prevedibili, si trasformino in emergenze nazionali? In questo strano paese, di cui noi siamo i non meno singolari abitanti, ogni tentativo di alimentare la cultura del rispetto delle regole, di riportare a galla dallo sprofondo in cui è stato scagliato il cardinale presupposto della certezza della pena, viene tacciato come il bieco, reazionario tentativo di riportare in auge olio di ricino e manganello. Salvo poi sentire “la piazza” (che pena la piazza, quella tra le virgolette appunto) invocare addirittura la forca, andando oltre il peggior realismo del re, quando frammenti di schizzi di guano minaccino più da prossimo o coinvolgano con progressiva e logica virulenza, sempre più individui facenti parte la “comunità”. Io vorrei vivere in un paese che non soffrisse dell’incurabile schizofrenia di cui soffre, dove non si alternino a fasi di ipocrita esaltazione “democratica” (leggetevelo il post di oggi di Grillo) a ridicoli, nemmeno più demagogici proclami da “stato di polizia”. Non è più sopportabile l’anarco-individualismo bulimico in cui siamo immersi, così come non è pensabile poter rinunciare per molto ancora al minimo sindacale di civiltà e SERIETA’istituzionale, anche giuridica, senza correre il rischio di far fare alla storia un pericoloso salto all’indietro. Mi piacerebbe non fosse una speranza mal riposta la mia in paese come questo, dove i diritti si pretendono e i doveri si delegano (leggi scaricano), nel migliore dei casi.
 
 
Red_Lady
Red_Lady il 06/11/07 alle 13:57 via WEB
le risposte le avrebbe dovute dare la politica romena in primis, impedendo ai criminali di uscire dal paese, la "meglio gioventù" romena ha pensato bene di emigrare perchè per un furto la legge romena prevede cinque anni di galera, non una settimana o niente come qui da noi, se a uno che, da ubriaco e drogato ammazza quattro ragazzini in motorino gli si danno i domiciliari al residence sul mare e 50.000 euro per scrivere un libro ma chi glielo fa fare a questi di essere onesti? è inutile che stiamo qua a sbatterci e a dare del razzista a destra e a manca, la colpa specifica non è dei romeni, o moldavi, o rom o chicchessia...questo è il paese di bengodi e non possiamo biasimarli se vogliono venire tutti a fare "affari" qui. e, va da se che non è possibile che un'intera nazione si trasferisca dentro a un'altra nella quale ci sono già cittadini coi loro problemi solo perchè il livello di vita è migliore e certi comportamenti 'disinvolti' sono perseguiti in maniera diversa, piu' leggera, bisogna chiedere conto all'europa di questa situazione, bisogna che i governi s'impegnino e diano una risposta decente, prima che accada l'irreparabile.
 
loscrittoree
loscrittoree il 06/11/07 alle 20:18 via WEB
Ci sono valori che appartengono all’uomo in quanto essere umano e ci sono valori che sono mutuati dalla divinità. Ma lo stesso valore può essere soggetto contemporaneamente ad una delle due motivazioni. Esempio, il valore del rispetto di un altro uomo lo si può trovare dentro se stessi perché ci vediamo riflessi nell’altro. Oppure il rispetto di un altro uomo può esserci chiesto in quanto la legge divina stabilisce che è morale rispettare gli altri. Nel primo caso essere buoni, giusti, caritatevoli è psicologicamente remunerativo perché appaga un nostro sentire intimo e ci rimanda un’immagine “bella” di noi stessi, aiutando la nostra auto stima. Nel secondo caso il rispetto di un altro uomo diventa un dovere imposto dalla legge divina e, se dobbiamo essere buoni, giusti, caritatevoli, perché ce lo chiede Dio, il merito della nostra condotta va a Dio ed alle gerarchie ecclesiastiche che hanno istillato con tanta perseveranza quel valore dentro di noi. Il risultato è che oltre avere speso energie per essere buoni, ci ritroviamo deprivati della remunerazione psicologica. Siamo stati buoni, ma siamo ancora cattivi in rapporto a quell’ideale di perfezione che la divinità domanda. Sostituire al rispetto di un altro uomo, qualsiasi altro valore morale e vedremo che lo svilimento del valore è direttamente proporzionale all’influenza delle religioni. Estendere un poco questa considerazione e si vedrà che la scomparsa del valore e direttamente proporzionale alla penetrazione nelle coscienze individuali del cattolicesimo. Ora ci dice nulla che in Italia abbiamo il Vaticano e che dal dopo guerra i cattolici hanno dominato culturalmente il paese? Che valori volete che esistano ancora in un paese dove come vivere, cosa pensare e cosa fare ci viene detto più o meno direttamente dall’influenza del pensiero cattolico?------> P.S:Alla memoria: della chiarezza, la coerenza, l’ efficienza, l’ onestà, la dirittura, il rigore, la responsabilità, il realismo, il valore, il merito e l’ impegno.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

I MEMBRI DEL TAM TEAM

Ecco l'elenco degli "scartavetratori" che scrivono per il blog "Tam-tam pipol". Ognuno di noi possiede un colre di scrittura e un avatar diversi che lo identificano.
Elsa: la nostra leonessa nata libera.
Colore scrittura:verde
Rosa: grazia ed eleganza al servizio dello "scartavetramento"totale.
Colore scrittura: rosa
Mr Blond: un pazzo incazzato che spara contro tutti e tutto.
Colore scrittura:blu
Cyrano: un filosofo di stoica lungimiranza al servizio della libera informazione.
Colore scrittura:grigio
Georgofilo:
illumina ciò che ama senza toccarne le ombre, le ombre non sono meno importanti della luce.
Colore scrittura:nero

 

AREA PERSONALE

 

IN QUANTI VORREBBERO SCARTAVETRARE?!

In questo momento ci sono
site statistics
"scartavetratori"
 

TAG

 

ULTIME VISITE AL BLOG

Ginevra_2021cassetta2Volevo.la.bmwmilanicinzia1975desy041cannibale3elenina_smilePerturbabiIealakazanambra_destatefranca53fsarabafelice59Blob.bloggi.mfirbik
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 19
 

FACEBOOK

 
 
 

BANNER E VARIE

 

STATISTICHE

  Free hitcounter
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963