La Tana Del Drago
Nelle nebbiose Terre Basse, ai margini del fiume Eridanus si perdono i sussurri di un'ancestrale creatura... Sara' vero?
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Sulle rive del Lago Leona
Post n°19 pubblicato il 03 Settembre 2012 da edo.fe
Il Cavaliere porse la fiaschetta vuota ad Arya e quando lei la prese le afferrò la mano - la destra - voltandola verso la luce. La pelle era di nuovo liscia e immacolata. Non c'era più traccia della ferita. «Blödhgarm ti ha guarita?» chiese Eragon. Arya annuì e lui le lasciò la mano. «Mi sono ripresa quasi del tutto.» La aprì e la chiuse più volte per dar seguito alle sue parole. «Ma è rimasta una piccola zona alla base del pollice in cui non ho sensibilità» aggiunse, indicando un punto della pelle con un dito. Eragon la sfiorò. «Qui?» «Si» rispose Arya. Eragon spostò appena la mano. «E Blödhgarm non ha potuto farci nulla?» L’elfa scosse il capo. «Ha provato diversi incantesimi, ma i tendini non hanno voluto saperne di risaldarsi.» Gli rivolse un rapido gesto, come a voler liquidare la questione. «Non ha importanza. Posso ancora impugnare una spada e tendere un arco. Non serve altro.» Eragon esitò, poi disse: «Ti sono molto grato per quello che hai fatto… per il tuo disperato tentativo. Mi dispiace solo che ti abbia lasciato un segno permanente. Se avessi potuto evitarlo in qualche modo…» «Non angosciarti. La vita ci lascia sempre dei segni. Ed è un bene che sia così. Attraverso le ferite che portiamo sul nostro corpo possiamo misurare le nostre imprudenze e i nostri successi.» - Inheritance, Ciclo dell'eredità |
Inviato da: Mr.Loto
il 11/05/2020 alle 18:10