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Tratta di esseri umani 150.000 vittime

La Consigliera di Parità della Provincia di Taranto rilancia la campagna coinvolgendo i sindaci di terra ionica. I primi cittadini invitati ad aderire con azioni concrete contro la tratta di esseri umani 150.000 vittime all’anno in Europa, 6.000 in Italia. Le cifre, approssimate per difetto, mostrano come il fenomeno della tratta di esseri umani sia un’emergenza sociale del vecchio continente molto più di quanto non si creda. Per questo motivo, la Consigliera di Parità della Provincia di Taranto, dott. Perla Suma, si fa promotrice in questi giorni della campagna nazionale Tratta NO!, organizzata dall’omonimo progetto Equal, dal CCRE (Consiglio dei Comuni e Regioni d’Europa), dall’AICCRE (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa) e dal Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Nello specifico, la Consigliera, patrocinando l’iniziativa in qualità di partner della rete di supporto, lancia un’azione tutta personale di coinvolgimento dei sindaci dei comuni della provincia di Taranto, inviando loro un plico promozionale volto a sollecitare l’adesione in concreto alla campagna. Nel pacco inviato ai primi cittadini, un DVD contenente uno spot a tema, del materiale divulgativo e, soprattutto, una copia dell’Appello ai Poteri Locali per la prevenzione e il contrasto della tratta di esseri umani, un documento che propone la sottoscrizione di impegni concreti per la prevenzione del fenomeno e la lotta alle pratiche delittuose in atto.

«A riguardo della citata campagna - scrive Perla Suma ai sindaci -, l’Ufficio che mi onoro di dirigere ha voluto farsi carico dell’azione di sensibilizzazione in provincia di Taranto, ritenendo il fenomeno della tratta degli esseri umani alquanto urgente ad un territorio sempre più investito dagli esiti sociali dei flussi migratori in entrata, da levante e da sud. La mia speranza, infatti, è quella di provocare l’adozione di una serie di provvedimenti concreti su base locale, che, attraverso la sottoscrizione della dichiarazione d’intenti contenuta nell’Appello, diano realmente attuazione, in forma incisiva, agli obiettivi di informare l’opinione pubblica circa la qualificazione e l’entità del fenomeno criminoso, favorire canali di immigrazione legale, istruire pratiche di prevenzione e contrasto».

Ora la palla passa ai sindaci, invitati ad iniziative sul territorio anche da quanto previsto in proposito da alcune normative: art. 18 del D. Lgs. 286/98, art. 25 del D.P.R. 394/99 e Legge 228/03. La speranza espressa dalla Consigliera Suma è quella di presentare quante più adesioni di Comuni tarantini già il prossimo 28 marzo, presso Euro P.A. Salone delle Autonomie Locali di Rimini, quando si terrà una tavola rotonda per fare il punto circa gli esiti dell’intera campagna e procedere ad una formalizzazione della rete di Enti che avranno già aderito, al fine di definire un piano di intervento a supporto delle politiche di prevenzione e contrasto del fenomeno, già promosse dal Governo. Puglia live.net