Cenerentolasiribella

Massacra la compagna per farla prostituire

Tre tondini di ferro, di quelli utilizzati per armare il calcestruzzo, intrecciati e lunghi un metro, che terminano con una sfera di metallo. Con quest’arma medievale Marian Chito, romeno di 43 anni, ora arrestato dalla polizia, ha massacrato la sua compagna, connazionale di un anno più giovane, e il loro ospite a cena, un cittadino marocchino di 48 anni. Tutto perché la donna non voleva concedersi all’uomo. E nemmeno quest’ultimo voleva un rapporto sessuale da lei. Una sequenza di brutalità inaudita, che va in scena in un edificio abbandonato in via dei Laminatoi, zona Campi, poco dopo le 23 dell’altro ieri sera.

Lei, la quarantaduenne, è finita all’ospedale con quaranta giorni di prognosi. Raggiunta da tre “mazzate”, alla coscia, alla mano, con la quale tentava di proteggersi il viso, e alla testa. I medici del pronto soccorso che l’hanno esaminata hanno riscontrato un trauma cranico, con una profonda ferita alla nuca; una grave lesione al muscolo della coscia e lo sciacciamento della mano sinistra con amputazione della falange del dito indice. All’altro straniero, il marocchino, è andata meglio: per lui un solo, violento colpo al viso, e la conseguente frattura scomposta del setto nasale. Guarirà in 30 giorni. Marian Chito viene individuato e fermato davanti all’ingresso dell’abitazione. In mano braviva ancora la mazza insanguinata.

Fonte: Il Secolo XIX