Cenerentolasiribella

Perversione - uomini italiani fanno sesso con ragazza incinta e malata

L’hanno mandata in strada quando era poco più che una bambina. L’hanno costretta ad ogni genere di rapporto, a soddisfare desideri che i più non riescono neppure ad immaginare. Marika (la chiameremo così), per otto mesi, da quando è rimasta incinta, ha dovuto continuare ad offrire il proprio corpo davanti alla baraccopoli di lungo Stura Lazio. E mentre il suo grembo diveniva oggetto del desiderio per gli appassionati del genere “pregnant”, il suo corpo ha incominciato a trasformarsi. Il volto, ogni giorno più scavato, è diventato pallido, sempre di più. Le gambe stanche, le membra doloranti. Finchè sulla pelle non sono comparse delle macchie, sintomo di una malattia terribile che ha attraversato la placenta ed è arrivata a contagiare il feto. Quando il bimbo è venuto alla luce, aveva le stesse macchie, le stesse piaghe. «Si tratta di clamidia» hanno diagnosticato i medici. Una malattia che si trasmette per via virale. Marika, forse, l’ha presa da un cliente. E una volta contagiata, probabilmente, l’ha trasmessa ad altri appassionati di rapporti estremi. Di sicuro, la clamidia ha colpito il figlioletto che, sfigurato, ha già dovuto subire due operazioni. Del caso si sono occupati i medici del Regina Margherita che, appresa la triste storia di Marika, hanno trasmesso gli atti al Tribunale dei Minori. Marika e il figlio, grazie all’intervento della magistratura, sono stati affidati a una comunità protetta. Adesso si trovano in una località segreta. Lontani dall’aguzzino che ha trasformato una futura madre in prostituta. Distanti dalle baracche in cui la tragica vicenda è maturata. L’incubo della giovane rom, che ha una ventina d’anni ed è stata buttata in strada quando forse non era ancora maggiorenne, ha come scenario il campo della Barcaiola.

Fonte: CronacaQui