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Alloggio e sostegno psicologico per le donne straniere vittime di tratta o ridotte in schiavità

E' quanto offre il progetto Tulipa nèye, recentemente approvato dalla Giunta regionale. Il progetto, rivolto in particolare a donne provenienti dai paesi africani, è stato presentata nell’ambito della legge nazionale sulle misure contro la tratta. Un alloggio e un ricovero immediato per le donne straniere vittime o potenziali vittime dei reati di riduzione o mantenimento in schiavitù  e tratta di persone. E’ quanto si propone di offrire il progetto Tulipa nèye, recentemente approvato dalla Giunta regionale. Il progetto si rivolge in particolare a donne provenienti dai paesi africani e prevede oltre all’alloggio anche un servizio di primo intervento (consulenza socio-sanitaria, psicologica, medica) e in un secondo momento, azioni di orientamento della persona rispetto alla vita futura. L’iniziativa, presentata nell’ambito della legge nazionale sulle misure contro la tratta di persone, ha ricevuto un  finanziamento di euro 33 mila 850 euro, pari all’80% della spesa totale di  42.312,50 euro prevista per il progetto. L’Amministrazione regionale si farà carico del restante 20% del costo complessivo utilizzando risorse interne (personale, beni, mezzi, attrezzature).

“L’avvio in forma sperimentale delle azioni, per un anno – si legge in una nota della Regione -  in un territorio in cui il fenomeno della tratta non si manifesta con grandi numeri, ma è presente, dà la possibilità di agire senza rincorrere l’urgenza, e, di conseguenza, favorisce l’individuazione di modalità e strategie di intervento per affrontare questo fenomeno.”

Fonte: Aostasera