PUNTO SUL VIVO...

La voce e gli sguardi…


Un sussurro di voce per dire ti amo, un grido per esprimere la rabbia, un lamento per chiedere aiuto, un gemito per dire ho paura: è sempre la voce.Dal cuore al cervello, dal cervello all’esterno verso qualcuno. Corre sui binari chiamati neuroni, lungo un tragitto chiamato plesso; fa sosta in un organo di espressione chiamato lingua e lì si ferma, a volte trasformata in paralisi, in una smorfia, in un sorriso, ecc.Questo fenomeno si chiama coscienza.  Quel filo di voce a volte rientra per paura di perdere ciò che uno ha pagato con l’amore, senza rendersi conto che perdiamo noi stessi. La chirurgia estetica corregge, ringiovanisce le smorfie; la chirurgia medica guarisce queste soste.Ma le ferite rimangono dentro, non si vedono, però basta guardare negli occhi, questi due fari dell’anima nati per osservare ma anche per essere scrutati. Ci si può leggere ciò che la coscienza non ha verbalizzato. E’ il tenero impercettibile dialogo tra la mamma e il bambino (dolcezza), tra il giovane ed il vecchio (l’incoraggiamento), tra il saggio e lo stolto (comprensione), tra l’uomo e la donna (passione), tra l’insegnante e l’alunno (approvazione).Lo sguardo,  non è semplicemente guardare, perché si guarda qualcuno per capire e lo sguardo occorre per farsi capire perché a volte sostituisce la parola…