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« feltri dimostra che è la...lo scandalo è il parlame... »

Santanchè accusa: aggredita.islamici andate a casa vostra

Post n°32 pubblicato il 20 Settembre 2009 da annettafuriosa

Santanchè accusa: aggredita.islamici andate a casa vostra

Santanchè accusa: aggredita.islamici integralisti andate a casa vostra
può essere simpatica o non, non voglio difendere un partito, ma che una donna venga picchiata a casa sua, mia,nostra, da e questa volta lo dico chiaro,quattropuzzolenti ed ignoranti che pretyendono comendare da noi, ebbene andateve a casa vostra, andate e abbiate il coraggio di combattere lì per le libertà, invece di rompere i maroni quì,non vi sopportiamo più, siete violenti, siete retrogadi, usate le religioni per affermare la vostra inviviltà, ed io chiedo che l'italia si svegli, che l'europa si svegli e vieti categoricamente i burka, veli, burkini, e bastya con questi buffoni, se non gli piace il nostro vivere, anda a casa loro, immediatamente.Noi non vogliamo finire conciati come loro con i loro dittatori e e mercificazioni deliranti,



andatevene a casa vostra


santanche03.jpg


alle donne che vogliono il burchino consiglio vivamente, con democrazia, andate al vostro paese, che quì avete stufato, noi donne italiane,europee che ci siamo fatte un mazzo di secoli per avere la libertà e se a voi non piace, andate al vostro paese e restateci, invece alle donne mussulmane moderate che rispettano noi e non fanno mascherate restate, ed insieme andiamo avanti con la libertà conquistata



la smentita della comunità islamica: ha strappato il velo alle donne e si è buttata a terra
Milano, Santanchè accusa: aggredita
La leader del Movimento dell'Italia stava protestando contro l'uso del burqa davanti al teatro Ciak

Daniela Santanchè davanti al teatro Ciak di Milano (De Grandis)
MILANO- «Sono stata aggredita, colpita da un uomo con un braccio ingessato e gettata a terra». È il racconto di Daniela Santanchè. La leader del Movimento dell'Italia stava protestando, domenica mattina, contro l'uso del burqa davanti al Teatro Ciak, alla Fabbrica del Vapore di Milano, dove si stava svolgendo una festa islamica per la fine del Ramadan. Quando, all'improvviso, un uomo le si è scagliato contro. Poi gli insulti e le minacce. «Domani morirai». Oppure: «Fai schifo». Una versione che però è rinnegata dalla comunità islamica. E la accusa di «atto propagandistico fatto sulla pelle dei musulmani».

LA VICENDA- L'uomo sarebbe stato individuato dalle forze dell'ordine. L'ex parlamentare, però, ha ottenuto di entrare nel teatro in un clima di grande tensione, affermando che «qui siamo in Italia e non in un califfato». È stata scortata dalla polizia con l'intenzione di parlare con alcune donne. Esponenti della comunità musulmana hanno stigmatizzato l'aggressione e gli insulti verso la Santanchè ma hanno anche rivendicato il diritto delle loro donne ad indossare il burqa. All'esponente di destra, accompagnata al Fatebenefratelli, sono state riscontrate contusioni toraciche estese con una prognosi di venti giorni.

LA SMENTITA- La comunità islamica, però, nega tutte le dichiarazioni della Santanchè. E gli esponenti sostengono che sia stata lei «ad aggredire strappando il velo alle donne e a gettarsi a terra» aggiungendo che «comunque la festa non è stata assolutamente rovinata». Il presidente dell'Istituto culturale islamico di viale Jenner, Abdel Hamid Shaari, molto sereno, ha affermato: «Se la signora Santanchè ritiene che qualcuno l'ha aggredita faccia la sua denuncia e poi ci sono organi preposti ad accertare la verità. Comunque nessuno l'ha aggredita o minacciata, cosa impossibile visto che c'era un cordone delle forze dell'ordine che ringraziamo. Oggi siamo in festa e lei ha cercato con un manipolo di persone di strappare il velo alle donne velate. Una provocazione vera e propria».

LA BATTAGLIA- L'ex parlamentare ha scelto di protestare contro il volto coperto delle donne musulmane chiedendo il rispetto della legge 152 del 1975 che vieta di nascondere la testa. « Non ce l'ho con queste povere donne ma con chi le manda e le soggioga. Il burqa è un umiliazione per le donne. Non a caso anche in Francia stanno approvando una legge per impedirne l'uso. Il burqa è come l'infibulazione perchè sono strumenti per annullare la sua identità più profonda», ha spiegato la Santanchè. Solidarietà per l'episodio è arrivata dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini.


20 settembre 2009

 
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