Creato da: tasteinmen il 12/01/2006
Avventure di un tranquillo single metropolitano, diviso tra metro, autostrade, discoteche e viaggi interessanti

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« Another broken boneTeeeeeeest »

White pale

Post n°25 pubblicato il 14 Febbraio 2006 da tasteinmen
 
Tag: Private
Foto di tasteinmen

Non avevo molta voglia di muovermi questo w.e. ma mi sono lasciato trascinare da P. e dal suo entusiasmo a cena e al Co. dove abbiamo dato il meglio di noi.
Per non farmi la sfacchinata in macchina da solo fino a PD e per non dover cercarmi un alloggio. Ci ospitava R.
Torniamo alle 5 dopo aver mollato l'english G. in hotel. P. recupera il suo zaino con le sue cose, il te e lo zucchero per la colazione.
A casa crollo con mezzo stilnox, mi abbraccia leggero e dormo fino a quando lo sento agitarsi per la luce che filtra dalle persiane.
Sento ancora la stranezza di dormire con qualcuno con cui non faccio sesso. Ne sento l'invadenza, la mancanza di confidenza, la non complicità.
Dopo la colazione facciamo i piani della giornata. Centro commerciale, sushi e lampada. Pronti in macchina.
Ci facciamo tutte le tappe da VC a PD. Appuntamenti e recuperi. Arriviamo in stazione a PD, punto del raduno.
Arrivano gli amici. Rido di gioia quando mi accorgo che tra loro c'è anche il B. Una sopresa. Sapevo che ci sarebbe stato
ma non mi aspettavo che era invitato anche alla cena. Sono curioso, ma ci metto solo 2 secondi netti a capire chi è la sua nuova fiamma.
Ne sa una + del demonio.
Io nel frattempo mi perdo nei ricordi. Le notti a girare per la città, i concerti, gli incontri. Le mie indecisioni. I miei regali.
Due anni prima c'era stata una cena, il giorno di san valentino, nello stesso posto. Eravamo andati in disco nello stesso posto. E io mi sentivo così maledettamente single.
Avevo prenotato il mio magnifico viaggio sul mar rosso. Ora mi organizzo x il ritorno a Istanbul.
Mi tengo stretta la mia singletudine e non permetto che me la portino via.
Alcuni visi noti, qualche battuta, due gocce d'astio.

Ho i suoi occhi azzurri che mi fissano. La sua pelle bianca e accaldata mi invita. La lama del rasoio che ha disegnato la sua barba è stata inclemente.
E' adorabile. E' tremendamente donna. Ma è troppo sexy x resistergli.
Il suo compagno è accanto a me, parliamo di cinema, di viaggi. Ha la voce calda, stabiliamo subito un feeling maturo e rasserenante.
Sto ben attento a dosare le attezioni, cerco di non far trasparire la mia attrazione x D. S. mi lascia fare.
Entriamo in disco con un tuffo al cuore. Non è + come mi aspettavo. I ricordi scorrono veloci. Rivedo la combriccola. Mi faccio coccolare.
L'alcool ci mette del suo.
D. si apre la camicia, si scopre le spalle.
E' lì davanti la banco, mentre S. mi offre da bere il suo screwdriver all'arancia rossa.
Ho già fatto il pieno di black russian x tirarmi su. Mi spaccano il bicchiere del long islands e non ho nemmeno la forza per protestare.
Le mie polemiche sono evaporate.
Ho negli occhi il dragone azzurro sulla spalla destra di D.
La sua pelle è liscia e bianca, gli sfioro le braccia. Guardo S. e non disapprova.
Appoggio le labbra sulle ali, e lecco l'animale fino alla coda.
Ha un brivido, lo sento sulla sua pelle. Si volta ed è consapevole.
Continua a scherzare.
Mi invita ad osservare l'unicorno sulla spalla sinistra che non riesco a distinguere annebbiato dal tempo e dall'alcool.
Mi sembra un calamaro.
Lo ingoio. Lo mordo.
Gli ballo contro, accolgo le sue confidenze e mi lascio andare.
Quando S. me lo affida  andare in bagno è l'apoteosi.
Il contatto è inevitabile. Gli riverso sconcerie nell'orecchio.
Al di sopra della sua testa incrocio lo sguardo di B. Ammirevole e indagatore mentre bacia il suo A.
Ripasso la schiena di D. con la lingua, tra le scapole, tra il drago e l'unicorno. Gli piace. Lo abbraccio da dietro e azzanno la sua nuca, proprio sotto  la linea fresca del taglio.
Si volta di scatto, gli lascio un segno rosa, guarda le scale, apre la bocca per dire NO. Ricordo solo ora di essergli sprofondato tra i denti mentre ci scambiavamo gli umori.
Ho baciato D. E ho rimosso. Non so cosa ti farei D. e gli porto la mano sulla mia erezione. Ghè 'o so mi dice mentre mi afferra.
Finisce tutto così in fretta. Mi ritiro ossequioso. S. arriverà tra breve. Mi farò consolare. Mi farò perdonare.
E il suo perdono arriverà quando aspettando che le sbornie evaporino, all'uscita del locale, prima di andar via, mentre D. dà show di sé e io abbasso lo sguardo sul ricordo ormai violaceo che gli ho lasciato,
S. mi bacerà sulla fronte. Tu es protecto-r.

 
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