Creato da: tasteinmen il 12/01/2006
Avventure di un tranquillo single metropolitano, diviso tra metro, autostrade, discoteche e viaggi interessanti

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Recupero crediti

Post n°34 pubblicato il 23 Febbraio 2006 da tasteinmen
 
Tag: Private
Foto di tasteinmen

L'ironia della sorte vuole che dopo l'aperitivo ricco e abbondante, avessi appuntamento con il senzaMe. Recupero crediti.
Fantasticavo sugli ultimi avvenimenti. Sulle ultime dediche che mi aveva fatto. I complimenti strani, le domande quasi affettuose.
Ero disposto anche a soprassedere alla mia pseudo riconciliazione dopo il tradimento che mi avevano fatto. Lui e lui. M&M.
Mah.
Forse ci sarebbe stato un cinema, come ai vecchi tempi, a metà strada. Forse avremmo visto ancora i cowboys o chi lo sa. Forse mi avrebbe tenuto la mano durante il film. Forse mi avrebbe baciato anche. E chissà mi avrebbe chiesto di tornare insieme, mentre io ridendo scuotevo la testa e dicevo un No Way...


SMS "Dove sei..." dove immancabilmente il '?' è rimpiazzato dai 3 punti. Non x pigrizia. '?': questo sconosciuto.
Avevo fatto i calcoli x bene. Dovevo solo fare una sosta prima di arrivare e sarebbe andato tutto bene. Parcheggio male all'autogrill entro nel bagno e... "Non dovevamo vederci da un'altra parte o sbaglio?"
Il piccoletto si dava da fare, battendo nei cessi, completamente contro mano rispetto alla direzione in cui dovevamo vederci.
E neanche a farlo apposta nell'identico luogo del loro  tradimento.
Si incontrarono proprio lì. M&M. Una mattina dopo che eravamo andati in disco.
Si sono visti, hanno parlato, hanno preso un caffé. La zoccola raccontava, il piccolo approfittava, l'ha portato nel retro e dietro un camion gli ha teso l'agguato.
L'ha toccato e poi ho steso un velo.
Chissà cosa pensavano il fratellino e l'amico in auto ad aspettarlo.
Non mi interessa.
Gli chiedo i soldi lì davanti al cesso. Come una marchetta. Di nome e di fatto.
Mi dà un decimo del dovuto, non ha nemmeno il blocchetto degli assegni da postdatare.
Ho la faccia incazzata, ruvida. Sorrido a stento. La mia voce rimbomba sotto la copertura all'amianto del distributore. Spiego con voce ferma senza trucchi e senza inganni. Riesco anche convincente.
Ha la pancia. I capelli... sono andati via definitivamente.
Eppure dormiva abbracciato al suo peluche, sul mio divano.
Eppure non mi ricordavo fosse così odioso.
Doso ogni grammo del suo nervosismo, pesandolo con la mia freddezza.
Mi fa domande insulse.
Cerca di rovesciarmi addosso false verità.
Mi chiede con chi sto. Non fiato.
Vuole vedere il mio tatuaggio. Non mi spoglio lì in mezzo alla piazzola.
Capisco che il mio era solo un sogno. E' tardi per capire.
Tutto il ghiaccio che ho dentro mi fa scivolare velocemente verso la portiera.
Ho nelle orecchie le sue domande. Dimmi con chi sei fidanzato, dimmi con chi stai.
Sbatto, metto in moto e lo lascio lì senza voltarmi, andandomene via.

Stare insieme è finito.

 
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