Creato da: tasteinmen il 12/01/2006
Avventure di un tranquillo single metropolitano, diviso tra metro, autostrade, discoteche e viaggi interessanti

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Everything counts

Post n°48 pubblicato il 20 Marzo 2006 da tasteinmen
 
Tag: Love

Tutto è importante, tutto conta. Anche una canzone che mi spinge in pista, tra i volti che mi sono familiari, con il rischio di tenerlo ancora lì vicino a dividerne la compagnia con P. e i suoi amici.

I DM cantano, il ricordo è inevitabile, le sue intenzioni anche. E' a un centimetro da me. Mi perdo tra le sue ciglia. C'è P. qui davanti. Non posso fuggirgli x sempre. Aspetto ancora e non faccio alcuna mossa. Canticchio e mi muovo lento, troppo lento. The grabbing hands. Prendo il volto di F. tra le mani. Il cuore che mi scoppia di gioia. Ci baciamo di baci piccoli e timidi. Fino a che la passione non è lei a vincerci. Ho gli occhi chiusi per la felicità, quando li riapro ormai è tardi. P. si volta, mi sono giocato tutto. Dietro l'anima sento interrogativi chiedere un time out. Richiudo gli occhi e mi bevo tutta la gioia che F. sa darmi. Non mi importa se lo sta facendo apposta x ingelosire P. Non mi interessa se è tutto un gioco, se sono una scommessa. Ora siamo lì e ci stiamo assaporando. Non importa tutto il tempo che è passato da quel lunedì sera.


Non importa se quella sera in cui vi siete conosciuti io non c'ero ed ero tra le braccia di L. Il destino che ti ha portato a me stasera ha attraversato buche e rocce profonde per affiorare nella città degli eterni innamorati.

Ridiamo di gusto quando ci accorgiamo che stiamo invadendo la pista senza ballare. E d'altronde è difficile ballare appiccicati bocca contro bocca. 


Ti porto via, voglio tenerti fra le mie braccia. Guardarti e sospirarti. Stringerti e cullarti.

Sto provocando un po' di squilibri nella coscienza popolare e me ne rendo conto. Mi passano davanti facce stranite a vedermi lì in quella situazione x niente equivoca. Chi sapeva di F. e P. Chi sapeva di me e L. Ora tutto questo non conta, quello che conta sono le sue mani che mi sbottonano la camicia. Gli bacio il collo con avidità e sa di buono. Ha la pelle fresca della giovinezza che inseguo. E' fresco il suo contatto, il suoi petto, i capezzoli gentili freschi.
Mi propone di andare di là, dico un No di gusto. Non è così che l'ho immaginata. Mi ricompongo gli spiego che dovremo vederci con più tranquillità.

Che programmi hai per i prossimi 20 anni?

Mi racconta che doveva tenerselo + stretto P. E so come sono andate le cose. Ho subdolamente tifato che andassero così. Eppure mi dispiaceva saperlo non ricambiato.


Piccolo F. Ora ci sono io a prendermi cura di te. Ti terro' stretto fino a quando me lo permetterai. Anche solo un giorno, come quelle farfalle che vedono la prima luce dell'alba e al tramonto sono già spente.

Aspetterò quel giorno anche io. E non è lontano.

 
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