tavolasmeragdina
di alchimia e possibile"Nessuno nel deserto ha paura di morire. Non è una cosa eroica. È il deserto. Il deserto che consuma l'uomo come il fuoco consuma un albero..."
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Tu non esisti più e ti sento
tra le rocce della terra
seppellito per la primavera.
Delle tue parole, cambiate di posto
ho fatto epitaffio a memoria di come
da un amore possa nascere un fiore
nero e a lutto, perchè
quello sei sempre stato
una fine dal sopore di inizio
la materia grezza del mio vivere
senza mai essere stato l'oro dei giorni felici.
Più amara di te la zolla che ho tenuto
tra le mani prima di chiuderti
e la polvere che si è sollevata lieve
è andata al cielo con il ghigno del diavolo.
Un saluto, ti ho accompagnato
fino alle porte dell'inferno, stamattina
il gelsomino è in fiore
più vicina è la spiga di grano
e le spade del regno delle Furie
a tranciare per fame
il tuo niente che avvelena l'aria.
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Anche se il riferimento è agli allucinogeni, la canzone dei Jefferson Airplane, scritta da Grace Slick, prende ispirazione da Alice in Wonderland di Lewis Carroll.
Le cose sconosciute che metti dentro di te ti fanno grande o ti rimpiccioliscono e a seguire conigli si finisce in buche dove può anche capitare di incontrare quel te stesso che minaccia ogni scelta.
Siamo la materia di noi stessi, grezza da far diventare oro.
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Non sono credibile
mi difetta il credo che sento appartenervi
come foste
voi una comunione di genere
Spesso vi odiate e dite di amarvi
spesso uccidete il silenzio dei baci
spesso, io
sono solo naturale
con tocchi d' acqua e
pennellate di fuoco
A volte annego
altre brucio
Da questo mare di cenere, il mio volo
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"Se ne andarono amici e poeti,
e padre e madre, con il loro sacchetto di modi consueti.
Non resta che attraversare la notte, pensando che avevamo sognato,
quando alto nel cielo ci parlava l’amore, raccontando storie a cui credevamo.
Eravamo bambini allora..."
- Gabriella Valera -
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Inviato da: smeraldotavola
il 12/04/2015 alle 10:28
Inviato da: soulestasy
il 09/04/2015 alle 23:02