Accanto al mio ufficio c'è una sede dell'Intendenza di Finanza. Proprio adesso stanno arrivando delle urla dabbasso di una discussione.
Qualcuno sta gridando frasi del tipo:
"A lavorare!, siamo qua per lavorare!"
"Questa situazione non e' sostenibile, io mi faccio un mazzo come una casa, e il lavoro deve essere fatto!"
"Non mi va bene che si perda tempo in questo modo!! Dovete tornare su e finire quel lavoro"
Sono nel cuore a quel povero responsabile che sta incitando i suoi a finire un lavoro che ha quanto pare non hanno compiuto come dovevano.
Mi rendo conto come anche nelle strutture pubbliche ci sia chi lavora e lavora duro, e che magari debba tirare la caretta anche per quelli che non fanno il loro dovere.
Ancor peggio, mi rendo conto, come i responsabili delle persone, in certi contesti, come il pubblico impiego abbiano frequentemente delle armi spuntate, nei confronti di chi batte la fiacca.
Tutto questo per riallacciarmi ad un post precedente, e per riflettere come ormai buttar fuori i nullafacenti e dare dignità a chi lavori seriamente, sia ormai una vera e propria battaglia di cività.
Una battaglia da portare avanti, sia per il bene di noi cittadini che per quello di tutti colori i quali, sia pur in condizioni difficili e poco motivanti, continuano a lavorare e a mettere impegno nel pubblico impiego.
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 13:07
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il 25/12/2007 alle 21:21
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il 14/12/2007 alle 09:05
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il 30/09/2007 alle 14:45
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il 26/04/2007 alle 14:04