teatrando... forse
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AMORE E LOGICA
dal post n. 66
l'0mu che circhia l'amore
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« REALTA', ABISSO...... | L'ORA DEL VIAGGIO » |
C'era una volta l'immensità che godeva di beatitudine infinita nel suo tener tutto in sé non mancando di nulla..... poi... de-cise di guardarsi dentro scorrendo una alla volta tutta le sue meraviglie ..... per far questo si concentrò nel suo mezzo come UNO PUNTO è cominciò a scorrersi guardando prima Uno di questi punti fu Cecetto, il bambino le cui avventure mi raccontava mia nonna da piccolo, tanti tanti anni fa... C'era una volta Cecetto, il Padre l'aveva abbandonato nel bosco, per motivi che non ci è dato di sapere forse perché non li comprendiamo, e le molliche di pane che aveva lasciato sul sentiero si erano mescolate alle foglie secche e, infine, la pioggia e le nebbie le avevano inghiottite nel fango, oppure, perché se l'era semplicemente perdute.... solo e disperato per la situazione, aveva, però, in fondo al cuore la ferma intenzione di ritornare alla casa del Padre, stremato da questo tormento, nella fredda notte invernale s'addormentò stremato.... ristorato dal sonno, a metà della notte, si svegliò con un pensiero chiaro.... pensiero mutuato da nopurpureo (che si definisce portatrice sana di tormento...o forse insana)...... pensiero che faccio mio ringraziandola. ho imparato ad aspirare alla gioia...e questo è già gioia...bisogna |
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Però, il volatore dell'onda,
su una cosa ci ha preso:
che sono affezionata ad entrambi,
compreso il Sig. Teatron
che spero non si arrabbi
per questa non gentilissima
incursione nel suo spazio.
Chiedo scusa per conto
del tipo che vola sull'onda,
della matta purpurea,
del matto narcisistico
e dell'unica saggia,
che sarei io,
che chiede scusa per tutti!
Mon Dieu!
Aspiriamo alla gioia
perché essa è già gioia.
Ascoltiamo il tormento
e osserviamone le ombre
che segnano la nostra carne.
Fanno male ma poi scompaiono
lasciando traccia indelebile
di frammenti di vita
che portano il nome: conoscenza.