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dal post n. 66
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Post n°61 pubblicato il 30 Gennaio 2009 da teatron78
L'ORA DEL VIAGGIO MAPPATURE
Ringrazio shadow_of_the_light e jamesnews per lo spunto che, con i loro ultimi pensieri, mi hanno dato per questa significante insignificante o indifferente riflessione
...il pensiero ha una molteplicità di funzioni ed elementi che potremmo immaginare come sfere: memoria, sentimentalità, emotività, desideri, volontà, ragione, coscienza... mi viene così da dire che, la coscienza è il nocciolo del pensiero e la ragione la virtù della coscienza..... insomma: un'immagine dell'universo o, l'universo, è un'immagine del pensiero umano!?.... gli antichi dicevano che c'è analogia fra il macrocosmo (l'universo) ed il microcosmo (l'essere umano) ma, mentre il cosmo, per il significato stesso della parola, segue un movimento ordinato; il microcosmo, che, ad un certo momento dello scorrere del tempo cosmico, appare nel macrocosmo, si presenta come un insieme soggetto ad un movimento evolutivo: dovrebbe raggiungere la maturità.... che si realizzerebbe nel raggiungimento di un equilibrio nel.... movimento... sembra così che, il microcosmo, ripercorra le fasi del macrocosmo sotto la legge dell'ordo ab caos dopo il fiat lux...... la straordinarietà di questo processo del microcosmo all'interno del macrocosmo, sta nel fatto che, ogni microcosmo "matura" come un nuovo sistema solare... come ogni fiore che nasce nel prato è una nuova manifestazione delle possibilità del prato..... se si pensa all'infinitesimalità di ogni essere, moltiplicato per la moltitudine indefinita di tutti gli esseri, all'interno del macrocosmo ed alla complessità che ogni microcosmo ha in sé stesso, come non perdersi in questa immensità?...a meno che non si abbia la forza di riunire ciò che è sparso: cioè realizzare la consapevolezza che la propria coscienza è immagine e funzione del centro di un sistema solare, senza dimenticare che, la coscienza, a sua volta, è immagine del centro di tutto l'universo..... senz'altro una lotta terribile....
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ho pensato a te e si spuntato! Hai il radar?...:)
Se penso al significato della parola com-prendere (portare a sè conoscenza), mi verrebbe da dire che più che coscienza, il pensiero sia conoscenza e forse la coscienza sia quell'insieme di regole morali inodotte da una società che si è data (appunto) regole. Ci sono altre civiltà umane diverse dalla nostra che atti, azioni e comportamenti diversi da i nostri non viene lo stesso valore morale. Nella coscienza c'è l'esercizio della scelta in funzione delle su dette regole, nella conoscenza, c'è la scoperta di sè e dell'universo che noi stessi siamo e abitiamo. Credo sia altra cosa anche se la radice della parola appare la stessa.
Per farla breve, a mio modesto parere, la conoscenza è apprendimento, la coscienza è scelta.Forse più che imparare prima (attraverso quelle regole sociali di cui dicevo prima èsto è bene e questo è male])ad avere coscienza sarebbe meglio acquisire conoscenza. Credo sia la conoscenza a formare una coscienza e non viceversa.
Se guardo il mondo dei bambini, dei nostri bambin, i bambini di questa così detta civiltà "civile",mi accorgo che il loro percorso formativo è basato soprattutto all'apprendimento delle regole della società in cui vivono. Meglio: della società in cui sono nati.Se guardo me, oggi, rispetto a quella bambina a cui sono stati imposte regole e tabù, mi accorgo che dopo aver appreso (perchè imposto) ho imparato, conoscendo, a spogliarmi di tutte quelle pezze di falsa conoscenza di me, che in realtà non facevamo me, me, ma qualcosa che io ancora di me, non conoscevo. Pur sapendomi.
Ho come l'idea che la nostra rincorsa a capire qualcosa, stia proprio in questo. Anni passati ad essere coperti di coscienza e arrivati ad una certa età, anni a spogliarsi per scoprirsi.
Non so tutto questo mio parlare c'entri qualcosa con le cose che tu hai qui esposto, ma il mio ragionare, è dentro questo che mi ha portato. Ciao.rita.