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AMORE E LOGICA
dal post n. 66
l'0mu che circhia l'amore
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Divagazioni sul male erfkbwpiod ringrazio L.incantatrice per lo spunto che mi ha dato per proseguire la mia riflessione che è un commento al suo post del 30\12 Il male seduce quando esso appartiene anche a chi ne viene sedotto. Troppo spesso chiamiamo male ciò che disturba l’illusoria quiete del nostro egocentrismo-egoismo e, da questo punto di vista, a mio modesto avviso, trovo assai pertinente la sua affermazione: “Il male è uno specchio che riflette il proprio limite e che seduce, con l'inganno, provando a condurre alla condanna altrui”..... proprio perché in quell’inevitabile relazione con il mondo, e quindi con gli altri, che non è altro che l’essenza della vita, deviando la nostra attenzione sui limiti degli altri, evitiamo di guardarci allo specchio ed, inveendo contro gli altrui limiti, ipocritamente mentendo a noi stessi, affermiamo meschinamente una nostra presunta superiorità. Allora, da questa constatazione, la sua affermazione “...ma ha, invece, come scopo, quello di portare alla conquista di una consapevolezza del proprio io che necessita di evolversi” .... quando ci sentiamo colpiti dal male, considerandolo dal punto di vista che abbiamo assunto in questa riflessione, cioè che è male quello che “disturba” il nostro egocentrismo-egoismo, ..... non è altro che l’occasione per guardare in faccia i nostri limiti, che, come una fortezza, non fanno altro che difendere il nostro egoismo-egocentrismo.... in quei momenti, se riuscissimo a non scaricare sugli altri o sul mondo la fonte del male... cosa vedremmo!?.... ho l’impressione che vedremmo la nostra paura di perdere qualcosa di nostro: una parte di noi o un nostro presunto diritto ad avere, possedere.... perdere un oggetto nel senso generale del termine.... perdere un affetto.... perdere un nostro modo di essere.... perdere il nostro presunto diritto ad aver sempre soddisfazione di ciò che ci procura piacere: un cibo... una bevanda... un corpo.......... in definitiva paura di perdere quella parte della nostra vita che ci permette di provar piacere da quello che siamo, abbiamo, proviamo, facciamo............. guardando, ora, per via opposta il male si potrebbe dire che, esso, è quando io, la coscienza, si sente al centro del mondo, il centro del mondo, e tutto inizia e finisce in lui, per cui si elegge a metro di giudizio perché, vanità delle vanità, non riconosce la sua dipendenza dal mondo: aria, acqua, cibo, affetti, vita: quella vita che riceviamo da altri e che dobbiamo restituire ad altri perchè siamo solo un anello della catena della vita... non è forse questo che ci mostra il grande libro della natura!?.... dare-avere..... dare-avere..... dare-avere..... dare-avere.... così come il battito del cuore.............. |
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