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IL FOLLE VOLO DELL'ULISSE DANTESCO

Post n°80 pubblicato il 03 Settembre 2009 da teatron78

 

solito gioco per perditempo

Stuzzicato dalla fervida attività degli amici di accademiadeisensi mi concedo un po' di gioco che mi aggrada: raccontare..... recitare.... declamare..... annessi connessi....

poiché il tema del viaggio mi piace per antitesi alla mia natura, essendo io un divanista cronico (quelli che se ne stanno sul divano belli comodi e spaparanzati).... guarda un po'... lancio l'ulisse dantesco..... non capisco perché tutti pensino che..... ma non scopriamo le carte..... sono curioso di saper se i 2-3 amici blogger che amano perdere il loro tempo visitandomi, ehhhh!!! siamo fatti così noi divanisti!!!!.... ahhh! dicevo.... sono curioso di sapere se sono riuscito a trasmettere con i toni (i giovanni ed anche i marco) il mio pensiero sull'ulisse dantesco....

 

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Commenti al Post:
shadia3
shadia3 il 04/09/09 alle 18:47 via WEB
molto bello e recitato con classe e stile
 
 
teatron78
teatron78 il 04/09/09 alle 19:12 via WEB
sì.... ma... cosa le suggerisce riguardo al mio pensiero sull'ulisse dantesco???? è questo il gioco perditempo:)))))
 
shadia3
shadia3 il 04/09/09 alle 20:25 via WEB
ah..non mi ero accorta del gioco! ritenterò
 
lia173
lia173 il 04/09/09 alle 21:05 via WEB
il circeo e gaeta ancora oggi rapiscono uomini come te ......come ulisse
 
 
teatron78
teatron78 il 05/09/09 alle 11:09 via WEB
sarei, allora, un.... sessodipendente? :))))........ penso che circe e calipso fossero delle tappe da superare.... infatti, il brano in questione, perte dall'aver lasciato circe, che dice avrlo sottratto.... mi sembra che, la questione, in questo canto, sia in quello che accade dopo.....
 
teatron78
teatron78 il 04/09/09 alle 23:47 via WEB
in lei ho sentito,più che visto,una recitazione molto esperta anche nelle modulazioni della voce che tuttavia mi suggerivano di più l'introspezione da monologo che il dialogo di un dannato con Dante insomma Ulisse è tra le fiamme dell'inferno,un tracotante ,un avventuriero e forse ,a mio avviso,l'intonazione avrebbe dovuto rivelare questa "follia",che è poi quello che lo rende affascinante
 
 
teatron78
teatron78 il 04/09/09 alle 23:49 via WEB
ops... dimenticavo... ho copiato e incollato questo commento a nome di shadia3
 
   
teatron78
teatron78 il 05/09/09 alle 11:16 via WEB
rispondo a shadia3..... penso che, il brano, sia un monologo.... non un dialogo...... dante è come se fungesse da specchio ad ulisse.... uno specchio dove egli vede il suo errore... però, l'aspetto che suggerisce: della follia che lo ha dannato mi sembra molto interessante... ulisse mantiene i tratti di questa follia? (in qualche modo ho cercato di dargli questo tono)..... è pentito?.... o altro?... TUTTI POSSONO INTERVENIRE..... SI ACCETTANO TUTTI I SUGGERIMENTI...
 
     
shadia3
shadia3 il 06/09/09 alle 19:49 via WEB
sicuramente l'intonazione che io percepisco è quella di un Ulisse pentito/dolente e quasi beffardo nei confronti di tanta stoltezza..solo nelle parole che rivolge ai compagni riproduce la foga dell'empio desiderio
 
bisou_fatal
bisou_fatal il 05/09/09 alle 08:06 via WEB
Ulisse o Prometeo..entrambi sanno a cosa li porterà il loro agire...ma vi si gettano a capofitto..Ulisse...per bramosia di conoscenza...Prometeo per dare all'uomo la conoscenza..quindi il viaggio è conoscere...e conoscere...sè stessi...quello che ci circonda... cercare l'armonia con il tutto...lo si può fare anche su un divano..." fatti non foste per vivere come bruti...ma per seguir virtute e conoscenza..." P.S.Vado sul divano...
 
 
teatron78
teatron78 il 05/09/09 alle 11:23 via WEB
Questo è il suo pensiero in generale su ulisse, ma, il gioco, consiste nel partire dalle emozioni che uno ha ricevuto dalla mia interpretazioe per poi, in seguito, lanciare le sue, nel frattempo che aspetto completi il gioco con le sue impressioni, aprrofitto per rilanciare alle sue considerazioni: pensa che ulisse sapesse a cosa andasse incontro? cioè, ad essere inghiottito dal mare? .... perchè cercava la conoscenza ulisse
 
versoinverso
versoinverso il 05/09/09 alle 09:07 via WEB
aimè il divano lo ritengo un nemico, quando lo sfioro il sonno sopraggiunge molto velocemente... mi capita però di sbatter contro pali della luce perchè attenta ad osservare altrove anzichè il mio pass!o :o) intanto complimenti per il velluto di voce...e poi...Ulisse che alla "foce stretta" invita i suoi compagni ad andare ad esplorare per non negarsi l'esperienza "di retro al sol... del mondo senza gente.." e la "famosissima fatti non foste a viver come bruti..." ...è un insegnamento. grande. come del resto anche la tua presenza fra noi. grazie.
 
teatron78
teatron78 il 05/09/09 alle 11:30 via WEB
cribbio signora, non mi lusinghi troppo... d'altronde, le assicuro, che sono un pessimo soggetto, a detta di moglie e figli, eeeee, loro, mi conoscono bene... ma, veniamo al gioco..... cara signora, si è limitata a semplici considerazioni troppo generali.... come sa, amo leggere le sue poesie.... che guardano così dentro nella lotta fra "il nulla e l'addio" (op.cit. the million dollar baby): sorriso) quindi mi aspetto un altro commento, mi raccomando.
 
 
versoinverso
versoinverso il 08/09/09 alle 00:00 via WEB
..è così che si respira la voglia di abbandonare la certezza per l'incertezza per ascoltarsi e vincere le paure. per vincere il mistero dell'ignoto. per capire. per chiedersi. per chiedere..come tu fai . che non t'accontenti e chiedi che aspetti e chiedi. che siedi (sul divano) aspetti e nell'attesa non perdi tempo e regali viaggi. viaggi di pensiero. viaggi che portano l'animo a chiedersi dov'è. a che punto è... e così le decisioni e le scelte e i pensieri e i ricordi e le risate e le viste fronte mare e le mani ossute di mia nonna e le strade interrotte e le sbucciature di un ginocchio e il gelato al caffè e i vestiti in controluce..ti lasciano addosso i loro colori e ti portano a chiederti quando e se ancora riproverai le medesime sensazioni.. quando le rivivrai o se sarai ancora più pronto ad accoglierli insieme a tutto tutto quello che ancora deve venire, deve manifestarsi e deve accadere.. dietro.dentro.sotto.sopra.".di retro al sol.."
 
   
teatron78
teatron78 il 08/09/09 alle 01:20 via WEB
"abbandonare la certezza per l'incertezza per ascoltarsi e vincere le paure. per vincere il mistero dell'ignoto. per capire. per chiedersi.... essere pronti ad accogliere.... tutto ciò che deve venire"... come riesce a fare lei, direi... non è facile, per niente... come non è facile, direi, NON cadere nel risucchio delle emozioni passate... tutte cose che, mi sembra, l'ulisse dantesco non fa.... perchè le fa con la tracotanza di accrescere il suo potere......
 
     
versoinverso
versoinverso il 08/09/09 alle 19:11 via WEB
non è facile....in effetti i miei familiari sanno cosa vuol dire stare accanto ad un tormento (ovvero io)!!! a loro il merito di sopportarmi, tendo a barcollare...cercando di non mollare!!! eheheh..la rima ;o)
 
 
versoinverso
versoinverso il 08/09/09 alle 00:02 via WEB
..è tardi..o forse è presto. non so se t'ho risposto. avevo dentro questo :o)
 
incantodivenere
incantodivenere il 05/09/09 alle 11:39 via WEB
Passo in volo radente, l'argomento richiede tempo ed attenzione... direi per ora che il divano è, come il tappeto volante, una magica capsula per viaggi al di là di ogni dimensione spazio -temporale
 
bisou_fatal
bisou_fatal il 05/09/09 alle 16:16 via WEB
Certo che lo sà...è la consapevolezza che lo fà diventare mito...
 
 
teatron78
teatron78 il 06/09/09 alle 00:53 via WEB
....il racconto che fa lo stesso ulisse, mi sembra, smentisca... che lui sapesse di essere inghiottito dal mare... d'altronde, dante, approda alla spiaggia ove si trova la montagna per cercare la conoscenza... ma con altro percorso..... comunque, per far ciò, anche dante deve aver superato le colonne d'ercole....
 
lamiapelle
lamiapelle il 06/09/09 alle 10:58 via WEB
non so Teat..Non ho una cultura teatrale e per quanto mi concentri non riesco ad ascoltare il significato delle parole, perchè vengo troppo affascinata dal tono con cui vengono dette. La sinuosità della voce, modulata in quel modo inusuale, mi entra mi dà tanta emozione. Mi succede così anche con la lirica. Una volta ho chiesto a un tenore a un tenore di cantare nel mio orecchio. Non lo voleva fare, perchè temeva di distruggermi il timpano. Invece poi, gli avevo persino chiesto di rifarlo. Un'emozione meravigliosa, così, com'è stata ascoltando la danza della tua voce. E' un folle volo anche questo, il mio e me ne rendo conto. Leggerò i commenti e quello che le altre persone diranno a proposito
 
bisou_fatal
bisou_fatal il 06/09/09 alle 17:37 via WEB
Dissento..recisamente...la consapevolezza..ed un Ego smisurato...fanno di Odisseo ( preferisco questo appellativo a quello più comune di Ulisse) un eroe...conoscere..sempre...il verbo gignosco in greco è iterattivo...cioè non esaurisce mai la sua azione...l'eroe di Itaca nè l'emblema...le rammento l'episodio delle sirene...egli si fà incatenare...ma vuole udire...mentre ai suoi compagni fa tappare le orecchie con la cera...
 
teatron78
teatron78 il 07/09/09 alle 17:48 via WEB
.... sono perplesso.. nel racconto di odisseo, fatto da lui stesso, intravedo il desiderio dell'"...esperienza di retro al sol, del mondo sanza gente" e non la consapevolezza che non realizzerà questo desiderio tanto che..... morirà... anzi, il problema mi sembra proprio il suo.... ego smisurato, come lei dice.... se quella che intravede è la montagna del purgatorio, con il suo ego smisurato, non crede che lui pretenda di non morire a questo mondo?..... infatti, gli heroes, nella tradizione greca, non sono, forse, coloro che aprono la strada del ritorno fra la terra ed il cielo sacrificando la loro vita.... mi sembra, poi, le tocchi un argomento importante..... la conoscenza, attraverso la sua etimologia.... che sembra riferirsi ad una.... nascita continua.... mi viene in mente l'adagio aristotelico, che si ritrova in tutte le tradizioni: l'essere è ciò che conosce... un continuo accrescimento.... però.... qui si apre una contraddizione.... che si accomuna all'enigma della sfinge..... potrà mai il finito diventare infinito????... cos'altro è, la realtà assoluta, se non infinita?.... ed essendo la conoscenza, conoscenza della realtà.... come si passa dalla conoscenza del contingente a quella dell'assoluto..... e , se l'essere è ciò che conosce.... dall'essere individuale e relativo all'Essere Assoluto????
 
 
rosadeicostanti
rosadeicostanti il 08/09/09 alle 01:57 via WEB
"Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei" Buona notte. Rosa
 
   
teatron78
teatron78 il 08/09/09 alle 19:37 via WEB
.... infatti.... l'essenza dell'oracolo di delfi che ulisse avrebbe dovuto conoscere.... ma com'è duro lottare contro.... il nostro esserci.... la durezza dell'enigma: l'esserci è, al contempo, punto di partenza e ... limite...
 
L.uomodeisogni
L.uomodeisogni il 10/09/09 alle 08:50 via WEB
Caro Teatron,
non so quale sia il suo pensiero
sull'Ulisse dantesco, ma, se vuole,
posso raccontarle cosa ho visto dal mio divano:
ho visto Ulisse, con la chioma ormai canuta,
ma ancora nel pieno del suo vigore fisico,
raccontare dei suoi viaggi
con sgurado smaliziato e divertito
miscelando abilmente finzione e realtà,
fatti avvenuti o solo immaginati,
ma non per ingannare l'uditore...
anzi giocando con lui e cercandone la complicità
strizzando l'occhio nei passaggi più improbabili
e godendo insieme a lui di questo racconto/favola...
insomma un Ulisse da taverna più che da viaggi ardimentosi...

in ogni caso mi sono divertito molto
e penso che questo fosse il fine suo (e di Ulisse)
 
 
teatron78
teatron78 il 11/09/09 alle 19:08 via WEB
.... se bene giocherai la funzione delle cose scoprirai, ed il mondo conoscerai.... nelle fumose taverne, fra l'odore acre del vino e l'unto dei tavoli, si dice, ci sono vecchi che raccontano.... di viaggi passati.... ricordano..... magari, il racconto, s'infarcisce di elementi solo immaginati.... ma, cos'è l'immaginazione? da dove trae le sue immagini?..... il gioco.... ludus... si dice anche dal latino loda... e la giostra.... la giostra dell'anello.... l'ulisse dell'odissea, che compie altro viaggio da quello dantesco, tende l'arco che nessun altro riesce a tendre e ... la sua freccia, trapassa i dodici anelli delle dodici ascie.... che bel gioco... infatti, penso, non esista gioco senza scopo, i gioco richiede il nostro massimo sforzo e concentrazione...... se ci si distrae e meglio non giocare..... grazie per il commento :))))
 
stanottenonpiove
stanottenonpiove il 11/09/09 alle 20:41 via WEB
e poi conoscere è vivere.Un salto ad occhi aperti. Fino ad urtare il limite. A lasciarselo conficcare addosso. La carne è il limite dell'anima? O solo il suo morbido giaciglio? C'è una divinità che tutto comprende e verso l'uno fremiamo senza arrivarci e senza che lui ci attenda... (p.s. ci ho provato...salutino. P.)
 
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