"I miei giorni son fette di melone profumato di vita grazie a te..."
- Nazim Hikmet-
Non posso venire da te, perché già ti sono accanto.
Tu non sei piccola, perché già sei cresciuta: sei grande e giochi con il tempo e la vita - come tutti facciamo - per il gusto di vivere.
Tu non hai compleanno, perché sei sempre vissuta; non sei mai nata, e mai morirai.
Non sei figlia di coloro che tu chiami papà e mamma, bensì loro compagna d'avventure, in viaggio alla scoperta delle cose del mondo, per capirle.
Ogni regalo che ti fa un amico è un augurio di felicità: così pure questo anello.
Vola libera e felice, al di là dei compleanni, in un tempo senza fine, nel persempre.
Di tanto in tanto noi c'incontreremo - quando ci piacerà - nel bel mezzo dell'unica festa che non può mai finire.
Richard Bach, Nessun luogo è lontano
« la pazienza è la virtà d... | 164 » |
Post n°257 pubblicato il 22 Luglio 2011 da francymiaoo
"Non portai mappe. Non so leggerle – perché sigillare l’acqua che scorre? Dopo tutto, l’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso." da City dell'altro giorno ci sono certi giorni in cui non riesco a scrivere, e ci sono giorni in cui non farei altro, scriverei senza sosta...e mi vengono in mente mattine su mattine passate così al liceo, scrivendo appunti mai presi, vagando con la mente ovunque, e anche leggendo libri di soppiatto sotto banco...oppure serate passate a scrivere sul quaderno, riflessioni forse non troppo diverse da quelle che a volte scrivo qui...con la differenza che a volte osavo un po'di più, rischiavo un po'di più, vivevo fino in fondo sensazioni che oggi, ogni tanto, blocco, mi ostino a non sentire, ho paura di riprovare... certo è un po'contraddittorio, è come se volessi proteggermi...e invece avrei voglia di lasciarmi proteggere...avrei voglia di farmi abbracciare, avrei voglia di riprendere a vivere da dove mi sono fermata... ho un gran mal di testa, stasera...e come a farlo apposta, avrei voglia di sentire tutte le persone che, in verità, non posso sentire...uno è in vacanza su un lato dle mediterraneo, l'altro...potrei aspettarlo al bar per il caffè per le prossime 6 settimane che non si farebbe vivo...poi c'è chi non mi può chiamare (e tanto è venerdì, quindi...ciccia...), e chi non posso chiamare perchè non ho nemmeno il numero...e mi viene da sorridere, pensando al tipo carino di ieri lungo la strada...chissà se lo rivedrò? boh, ho una sensazione strana, ma non posso chiarirmela ora...e il fatto di non sapere quando potrò, ecco...è quello che mi manda un po'in orbita. il colore con cui scrivo è lo stesso delle mie unghie...mi mancano le mie ballerine rosa...e la scorsa settimana, a cena con le ragazze, avere di nuovo indossato quel vestito...beh, mi ha fatto tornare indietro nel tempo, a secoli fa...a quella riunione in un caldo pomeriggio di luglio, al pranzo in via foa, all'inaugurazione del 2007, alla laurea di gaia, di lo, alla specializzazione di sere...alla collana di turchese, al corallo rosa... perchè?perchè??peeerchèèèèèè?so che c'è un motivo logico, ma ho un pochino paura di perdere di vista il limite... a volte non bisogna chiedersi troppo il perchè delle cose. dovrei saperlo... :-) |
https://blog.libero.it/temporaleamaggio/trackback.php?msg=10445177
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanerci secchi.
Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte.
Sono leggere dentro. Dentro.
Alessandro Baricco
Il problema non è quanto aspetti. Ma chi aspetti.
Fabio Volo