"I miei giorni son fette di melone profumato di vita grazie a te..."
- Nazim Hikmet-
Non posso venire da te, perché già ti sono accanto.
Tu non sei piccola, perché già sei cresciuta: sei grande e giochi con il tempo e la vita - come tutti facciamo - per il gusto di vivere.
Tu non hai compleanno, perché sei sempre vissuta; non sei mai nata, e mai morirai.
Non sei figlia di coloro che tu chiami papà e mamma, bensì loro compagna d'avventure, in viaggio alla scoperta delle cose del mondo, per capirle.
Ogni regalo che ti fa un amico è un augurio di felicità: così pure questo anello.
Vola libera e felice, al di là dei compleanni, in un tempo senza fine, nel persempre.
Di tanto in tanto noi c'incontreremo - quando ci piacerà - nel bel mezzo dell'unica festa che non può mai finire.
Richard Bach, Nessun luogo è lontano
Post n°304 pubblicato il 21 Febbraio 2012 da francymiaoo
"Tuttavia provava il bisogno di udire parole, parole, come ai primi tempi, portarsele di là, in cucina, a farle compagnia durante la giornata" da City di ieri... ...e ieri era un compleanno importante, il tuo...e non ho potuto non chiamarti, e mi rendo conto solo adesso che mi manchi, che mi stai mancando, che mi mancherai sempre, mi mancherà sempre qualcosa di me, che è rimasto lì con te...e non te l'ho detto, però...non te lo dico da un po'...e c'è una parte di me che adesso vorrebbe essere lì con te...forse, se chiudo gli occhi e ci penso, ci sono...sono lì, vicina a te, a guardare le fiamme seduti sulla panca della tua cucina...è vero, c'è del tempo che non ricordi, e di 5 minuti si potrebbe fare un romanzo... |
Post n°303 pubblicato il 18 Febbraio 2012 da francymiaoo
"Quanto lontana o quanto vicina sei, Ingeborg? Dimmelo, così saprò se tu chiudi gli occhi, quando io adesso ti bacio". da Lisa, ex City. ...fa freddo...sono stanca, ho voglia che sia sabato prossimo per paciugare il mio super nipotino e per fare un bel "nic nic", altrochè...e poi magari ci sta anche un aperitivo, nello stesso we, ma la vedo grigia, tutto dipende dalla nostra organizzazione...non sto molto pensando, faccio e basta...seguo il flusso delle cose e cerco di chiedermi il meno possibile "perchè"...perchè tanto non ne vale molto la pena...e mi rendo conto che a volte basta davvero un nulla per avere n po'di gioia...mah... |
Post n°302 pubblicato il 14 Febbraio 2012 da francymiaoo
"Dove vanno le persone quando non ci sono più? ...è da quando ho letto questa poesia che penso a te, nonno, che abiti nei miei sogni, che ricorri nei miei pensieri, che ci sei sempre, anche qui, in queste pagine, ben più di quanto si capisca...e oggi è stata una giornata un po'così in tutto, che io lo so che il mio pensiero era davvero lì con te, e non in tutto quello che ho fatto per tutto il giorno...che oggi è stato davvero tantissimo...e in effetti mi sono un po'annullata, e ho inseguito, corso, camminato, scritto, telefonato, sorriso, pensato, sentito il cuore battere forte forte mentre ho stretto una mano...una mano di ragazzo, una mano di uomo, una mano con un anello di legno che un po'stonava con il contorno ma neanche poi tanto...una mano che mi ha fatto sentire viva, nonostante tutto...nonostate il tormento di chi non capisce che non ne voglio sapere, l'assenza di chi vorrei, il desiderio di chi non mi merita più, la voglia di chi fa i capricci e pretende di avermi a sua disposizine, la tenerezza di chi forse non farà mai per me, la dolcezza di chi non ha il coraggio di dire più di tanto, la rabbia di chi non mi potrà mai più avere, il rammarico di chi mi ha persa per sempre...la gioia di chi mi vede sorridere...potrei andare avanti ancora un bel po', ma forse megli che mi fermi qui...sono un po'stanca, ho sonno, ho bisogno di un bagno bollente, ho bisogno di non pensare a che giorno sia oggi...non per la festa che tutti ormai hanno reso solo commerciale, ma perchè - gira e rigira - i ricordi che ho del 14 febbraio sono un po'dolorosi, sono i ricordi di una sala d'attesa dell'ospedale, della vecchia sala consultazione della biblioteca - e sono sempre più convinta che quel pomeriggio qualcosa si sia incrinato per sempre e che mi abbia fatto cambiare strada... - sono i ricordi di un amico che mi accompagna di corsa per la strada, sono i ricordi di una giornata tersa fredda e bellissima con le mie più care amiche, nella mia prima e per ora unica casa indipendente, un fantastico mattino veneziano che ha visto coronarsi una fiaba d'amore splendida in una chiesa spettacolare che oggi ha ceduto alle banalità della rabbia, dell'incomprensione, del non volersi o sapersi ascoltare, dell'egoismo... ...ah...e poi c'è anche un altro ricordo...ma quello non si può dire... |
Post n°301 pubblicato il 08 Febbraio 2012 da francymiaoo
...ed è di nuovo febbraio, e me ne sono resa conto solo oggi...non che non lo sapessi, ma tant'è...ed è così facile ritrovarsi a pensare a giornate che hai nitide nella mente anche se gli anni ormai sono passati...non so se mi ricordo così bene i giorni di febbraio perchè è il mese più corto, ma sta di fatto che non faccio fatica a ricordare dov'ero, con chi, perchè...e un febbraio così freddo non capita dal '56...e io nel '56 non c'ero...ma ricorderò il freddo febbraio del 2012, il cappello, la doppia sciarpa, il maglione pesante, gli stivali alti, le doppie calze...di quel febbraio mi ricordo i pomeriggi al parco, seduti sulla panchina, a mangiare fragole e yogurt...la mia tristezza, la mia malinconia, il peso nel cuore...e poi mi ricordo, a random, gli esami, le bronchiti, le feste di carnevale, i baci (quelli perugina), le lezioni a scuola, le sere da sola a venezia, la presentazione, le scale del dipartimento, le calli con la nebbia fredda gelida che ti entra nelle ossa, la mia maschera, le colazioni e le bignole, le amiche a casa mia, le sere in biblioteca, le passeggiate...ho bisogno di aria di laguna...ho bisogno di vederti, il giorno del tuo compleanno...ho bisogno di partire, da sola...per tre giorni in solitudine, laggiù...da sola...so che mi vedi...e vorrei chiudere gli occhi, aprirli, e troverti qui, vicino a me, seduto sul divano, mentre ti racconto quello che ho fatto nella giornata, vorrei alzare gli occhi al balcone, al mattino quando esco, e vederti affacciato che mi saluti, vorrei prenderti per mano, vorrei che mi prendessi per mano, io una mano con la stessa sensazione di protezione non l'ho mai più incontrata, o forse una sola volta...vorrei...vorrei...quanti sogni... ...e forse volevo scrivere una cosa e poi la mente ha galoppato altrove...e domani è il 9 febbraio...non manca tanto, forse vorrei prenderti un regalo...o almeno un biglietto...ma non lo so...so solo che oggi, mentre ero in macchina, avrei voluto guardare fuori dal finestrino più a lungo...e avrei voluto crogiolarmi nei miei pensieri, e avrei voluto che di fronte a me ci fossi tu...se avessi chiuso gli occhi sarebbe stato facile...è incredibile quanto un profumo o un odore risveglino la memoria olfattiva e riportino a certe situazioni... |
Post n°300 pubblicato il 02 Febbraio 2012 da francymiaoo
"Vorrei sapere perché mi ha baciato. Non lo so, mormorò… Voleva una risposta, al limite un rifiuto, ma certo non quel nulla. Non può cavarsela così, senza una spiegazione. Ma non c’era niente da dire. Quel bacio era come l’arte moderna." ...io le so fare, le didascalie...è il mio lavoro...me l'hanno insegnato a scuola...so fare dida per foto, quadri, oggetti strani, insoliti, banali e ovvi, per quadri, disegni, incisioni, mosaici, lastre fotografiche, dipinti su tela - tavola - rame e chi più ne ha più ne metta, so fare dida per trame e orditi, edifici, architetture...ma in effetti non mi hanno insegnato a fare le dida degli uomini...quelle si imparano, come le altre, certo, in parte sul campo, e in parte sono innate... ...e quante volte non c'è stato nulla da dire...e quante volte non ci sono state spiegazioni...quante volte mi sono sgolata fino a perdere la voce per spiegarmi, per spiegarti...e quante volte, ancora e ancora, l'ho fatto anche dopo...e quante volte non c'era nulla da dire, o non c'èra più nulla da dire...e io a volte non l'ho capito, e a volte non lo capisco nemmeno ora, io che ho sempre bisogno di parlare, e parlare, e parlare...so anche stare in silenzio...e spesso, sempre più spesso, perdo le parole...ho perso le parole... ...e il mio bacio di arte moderna penso sia quello davanti alla casa del quattrocento, con me che non capivo...o non volevo capire...e il freddo gelido di una sera di dicembre...se ci avessero fatto una foto, sarebbe la mia preferita... |
Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanerci secchi.
Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte.
Sono leggere dentro. Dentro.
Alessandro Baricco
Il problema non è quanto aspetti. Ma chi aspetti.
Fabio Volo