Firenze, 7 giu. (Adnkronos/Ign) - Rispetto a quella del '29 la crisi attuale "ha caratteristiche strutturali" e si sta rivelando "più difficile da gestire e più complessa". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, parlando a Firenze nell'ambito di un dibattito a 'La Repubblica delle Idee'.
Non solo debolezze strutturali, ma "5-6 mesi di stasi politica, dagli ultimi mesi del 2012 a qualche mese fa, che l'Italia non si poteva permettere", ha aggiunto Saccomanni certo che "anche questa crisi finir ". In questo senso le misure prese dal governo "favoriranno una prospettiva di crescita" e supereranno la "stagnazione".
"Credo - ha poi spiegato il ministro - che a livello globale il rischio di una nuova bolla speculativa ci sia, ma la mancata riduzione dei tassi da parte della Bce penso sia stata un po' fraintesa". Saccomanni ritiene che "la Bce abbia immesso liquidit senza acquistare titoli in via definitiva. Sar il mercato stesso a decidere quando la liquidit è troppa, c'è un sistema più graduale".
Le parole di Saccomanni arrivano nel giorno dell'ennesimo allarme di Confindustria ("Senza prospettive per il futuro, l'unica prospettiva diventa la rivolta"). E il titolare delle Finanze a proposito degli industriali ha chiarito: "Non credo che i rapporti tra Confindustria e il governo siano così terribili". La realt , ha proseguito Saccomanni, "è che il governo deve perseguire una linea di allentamento della pressione fiscale sulle imprese, e deve fare una serie di misure di liberalizzazione e semplificazione. Su questo non c'è alcun dubbio. Nelle prossime settimane sono gi in preparazione dei pacchetti".
"Nella parte che ci riguarda, credo che una cosa importante sia semplificare un sistema fiscale -ha aggiunto il ministro-. Servono importanti elementi di riforma che diano chiarezza e certezza al diritto tributario. La gente non è che non vuole pagare le tasse, ma vuole sapere quante tasse deve pagare oggi, domani. Abbiamo gi parlato con i presidenti delle commissioni, sar possibile riprenderla e portarla avanti speditamente. Questo secondo me sar un importante contributo a ridare più fiducia agli imprenditori". Il ministro ha detto ancora che si impegner "a fare il monitoraggio costante sul pagamento alle imprese" da parte della Pubblica amministrazione.
Quanto al "taglio del cuneo fiscale è una priorit ma solo a medio termine". La riduzione della della tassazione sul lavoro e sulle imprese è un obiettivo primario ma, ha specificato Saccomanni, "non possiamo fare una riforma di tale portata in quattro e quattr'otto".
IMU e IVA. "La sospensione dell'Imu è una forma di sostegno all'economia: mi auguro che la soluzione si trovi all'inizio di agosto con la rimodulazione dell'imposta per le fasce più basse del paese", ha affermato il ministro. Quanto alle risorse che "vanno trovate altrove", Saccomanni ha indicato la spending rewiev e la rimodulazione "delle 270 agevolazioni fiscali per settori e gruppi produttivi".
Sull'aumento dell'Iva ha invece spiegato che "la legge ce la siamo trovata; noi siamo responsabili di quello che facciamo noi. Anche questo è un problema che stiamo studiando ci sono vantaggi e svantaggi in ogni misura di politica fiscale".
Affrontando il tema dell'Euro, con riferimento alle parole di Berlusconi che ha invitato Letta a ingaggiare un braccio di ferro con la Merkel in Europa, il ministro infine ha detto: "Credo che molti euroscettici hanno avuto il tempo per fare a braccio di ferro con la Merkel. Si vede che...".