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Tristezza
Post n°10 pubblicato il 15 Agosto 2011 da pal_jazz
.... ho scalato una montagna con fatica, pensando al panorama mozzafiato che avrei trovato al mio sospirato arrivo. Arrivata in cima, ho visto il Sole sorgere, gli uccelli librarsi il volo, le nuvole correre inseguendo il vento ..mi sono seduta stanca ma felice ad ammirare il Creato intorno a me che avevo tanto inseguito e per il quale avevo tanto lottato....ma sono stata morsa da un serpente nascosto sotto un masso mimetizzato nell'erba..e sono precipitata giù, fino al fondo della valle, dolorante e spaventata. Il giorno successivo sono tornata alla fonte d'acqua e ne ho bevuto ancora..e dopo qualche giorno, mi ci sono lentamente immersa, di nuovo fiduciosa. Il canto melodioso degli uccelli che si inseguivano felici sulla mia testa, mi fece alzare lo sguardo ancora verso la montagna che con tanta fatica e felicità avevo raggiunto e da cui ero rotolata malamente giù, avvelenata e ferita. Ho provato il desiderio di scalarla di nuovo, ma questa volta con maggiori precauzioni. .. e sono risalita, con mille soste, mille ripensamenti, mille tentennamenti e sono arrivata in cima...ma la sensazione provata non fu più la stessa della prima volta. Accanto a me c'era il timore di essere nuovamente morsa dal serpente e mi guardavo intorno con circospezione, trasalendo ad ogni passo, ad ogni fruscio. ..ma il serpente se n'era andato e al suo posto c'erano due mucche che pascolavano tranquillamente...e io pensai.."ma cosa ci fanno a questa altezza? come sono arrivate fin qui? esiste forse un sentiero che poteva permettermi di evitare tutta questa fatica?" ..e iniziai a cercare, munendomi di bastone con il quale pestavo il terreno cantando, sempre timorosa del rettile che poteva essere in ogni dove. Trovai il sentiero e iniziai a percorrerlo..sembrava facile, in discesa.. Che stupida che ero stata, quanta fatica avevo fatto inutilmente, se solo mi fossi informata meglio prima, se solo avessi osservato meglio il mondo intorno a me..! E scesi giù a riva. Mi trovai di fronte ad un enorme fiume la cui portata d'acqua era inimmaginabile e scendeva con violenza verso la valle, inarrestabile. Al suo interno però sostavano , chi a mezz'aria, chi a galla, un gruppo di anatre che osservai con curiosità.. e fu a quel punto, in quel momento di serenità così a fatica ritrovata, che mi sentii mordere per l'ultima volta sulla caviglia dal serpente..che con pazienza mi aveva seguito in silenzio, fermandosi ogni volta che io mi ero fermata in ascolto, ripartendo silenzioso e sferrando il colpo finale proprio quando pensavo di essere finalmente , completamente guarita. Il cielo sopra di me accolse la mia sconfitta.
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il 21/04/2012 alle 22:10
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il 18/04/2012 alle 07:57
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il 25/03/2012 alle 20:14