AMALGAMA

mah!

Stamani mi ritrovo una richiesta di amicizia di uno mai visto prima e con cui non ho mai avuto scambi. Manco c'era scritto nessun messaggio, che so : mi piacciono i tuoi post, mi piace il confronto ecc...

Vado a vedere la pagina di questo signore.Nel profilo , tra le cose che odia leggo: i froci.

Bene gentile utente, allora vada pure a fare in culo.Gli omofobi mi fanno schifo

L'eredità più bella

Stamani leggendo il post di un amico mi è venuto in mente mio padre.

Papà era un uomo mite, a volte l'ho pure giudicato pusillanime. Era diventato "l'uomo di casa" a 10 anni.Nonna a 29 anni rimase vedova con cinque figli.Papà era il più grande. Come si usava allora andò a lavorare.

Uomo intellettualmente curioso proseguì gli studi da grande quando , finalmente , ne ebbe la possibilità. Da lui e da nonna ho ereditato l'amore per i libri.

Ma l'eredità più bella che mi ha lasciato papà è la mancanza di paura dell'"altro", del "diverso".

Sigfrido, questo era il suo nome, comunista, ateo, metteva in pratica tutti i giorni svariati precetti del vangelo.

Un ricordo per tutti: quando ero bimba ancora i poveri bussavano alla porta per chiedere l'elemosina.Spesso erano zingari che mandavano i bambini.

Papà invariabilmente apriva.Se era ora di pranzo faceva entrare chiunque bussasse alla porta e lo metteva a tavola con noi. Questo dividere il cibo mi è rimasto dentro come un bisogno che si esprime nel nutrire tutte le creature, umane e non, che passano da casa mia.

Sigfrido lavorava in un manicomio. Aveva cominciato a lavorarci nel '54.Erano anni in cui all'ospedale psichiatrico entrava un sacco di gente che non aveva motivo di stare lì. Spesso, la domenica, quando i parenti andavano a trovare i ricoverati, papà portava a casa qualcuno dei "pazienti" che non aveva nessuno.

Ho imparato a muovermi così avendo ben presente quanto è sottile il velo che divide i cosidetti "normali" dagli altri.E anche di questo gli sono immensamente grata.

Sono felice di averlo potuto accompagnare nella morte, leggendogli pezzi del Bardo Thodol ( il libro Tibetano dei Morti ), così come lui desiderava.

E sono felice di ritrovare in mia figlia tratti della dolcezza del nonno con cui da piccina ha passato tanto tempo mentre io ero al lavoro.

Aggiungiamo cacca alla cacca......

Articolo de " La Nuova Ferrara" di martedì 3 agosto 2010

Abruzzo, si dimette assessora

Arresti per il terremoto-affare

L'Aquila. Un'inchiesta sui rifiuti, intercettazioni ed ecco 4 arresti e l'interdizione dell'assessora regionale alla Protezione Civile e ai rifiuti dell'Abruzzo, Daniela Stati ( Pdl ), che si è dovuta dimettere.

Secondo l'accusa tutti e 5 gli indagati per corruzione avrebbero agito " al fine di ottenere il vantaggio di essere inseriti nella lista di beneficiari " per la " ricostruzione post sisma ".

Qualcuno li definisce "la combriccola marsicana " per l'origine dei protagonisti: la Stai, il padre Ezio, il convivente Marco Buzzelli, l'on. Vincenzo Angeloni e Sabatino Stornelli, ex amministratore delegato  di Telespazio e attuale di Selex (Finmeccanica ).

Ezio Stati fu assessore regionale Dc e dal 2000 al 2002 capogruppo regionale di Fi.Dovette lasciare perché passò in giudicato una condanna  a 2 anni e 4 mesi per falso, corruzione e turbativa d'asta, reati per i quali era stato arrestato nel 1992 ( realizzazione della discarica di Avezzano ). Uomo forte del centrodestra nella Marsica, nel 2006 mandò ala Regione la figlia. Alle ultime accuse si arriva da un'inchiesta sul progetto di un termovalorizzatore a Lanciano. Salta fuori che la combriccola  operava per trarre vantaggi dal terremoto.

Il 2 agosto del 1980

Abito a Ferrara.Quella mattina avremmmo dovuto , io, il mio allora marito e la mia bimba di nemmeno 8 mesi, accompagnare una coppia di amici in stazione a Bologna.Partivano per le vacanze.

L'orario incui avremmo dovuto essere lì era più o meno quello su cui si fermò tragicamente l'orologio della stazione.

La notte tra il primo e il 2 la madre dell'amico che doveva partire stette malissimo e fu ricoverata in ospedale.Gli amici rimandarono la partenza.

Quando cominciarono ad arrivare le notizie, lo ricordo benissimo, mi sedetti per terra con la mia bambina in braccio.La guardavo, la toccavo per essere sicura che ci fosse.

E pensai: maledetti, siate maledetti per l'eternità.

Ancora ogggi si aspettano risposte precise su quel che è successo.NIENTE!

E del resto che ci si aspetta dato che alcuni dei mandanti di quella strage siedono in parlamento?

Si vergognino loro, ma anche chi li ha votati!

E ricordatevi, voi che avete votato per il nano, che anche lui faceva parte della famigerata p2. A volte, quando mi sento demoralizzata per come vanno le cose mi domando se contro la p2 non sarebbe stato meglio usare un altra p, la 38....

SAMUEL

Samuel ha 11 anni.Assieme ai suoi genitori,Marco e Nike , fa parte del mio cerchio, la mia famiglia del cuore.

Non so se scrivendo riuscirò a rendere l'idea di quello che Samuel smuove nel mio cuore e nella mia anima.So però con certezza che il Grande Mistero mi ha fatto un enorme regalo nel permettermi d'incontrarlo.

Quando guardo Samuel ho la certezza che un altro mondo, migliore, è davvero possibile.

Chi non ha provato forse non capirà cosa significhi  dividere con qualcuno una capanna sudatoria. Ho diviso con lui la sua prima capanna da "grande".

Era una capanna molto tosta, ho anche pensato ad un certo punto di uscire.Lui no.Lui se ne stava impassibile come un piccolo guerriero, preoccupato per gli altri.Ogni tanto mi diceva: "Fiamma appoggiati pure a me se hai bisogno". Così anche io sono rimasta fino alla fine.

Ma non è solo questo, ovviamente. Con questo cucciolo nel corso degli anni ho parlato, ho riso,ho pianto.

Come dimenticare lo scorso anno quando abbiam chiacchierato seduti sulla riva del fiume?

Ma non pensate a Samuel come ad un bambino cresciuto troppo in fretta.E' capace di giocare ,di piangere, d'incazzarsi come tutti. Ma quando l'ho ascoltato mentre parlava nel cerchio di condivisione mi si è allargato il cuore.

Grazie a Marco e Nike per averlo aiutato ad esprimere quello che è.

E grazie a te mio piccolo, grande guerrierro.

Ometeotl!