Imprevedibile

Post N° 56


Erano giorni che vagavocome una donna senza più speranzeIn un giorno di pioggiati ho incontrato che rideviriparato sotto il tuo ombrello,mi hai sorriso, se poi scoppiato a ridereproprio come una bambino dispettosaHo lavato via le lacrime dagl’occhie con le parole in gola mi sono fattaa te dappresso per capireSei scoppiato a ridermi in piena facciaLa pioggia non voleva che sapernedi cedere, le pozzanghere imprigionavanoil mio dolore in riflessi subito calpestatidai tanti passanti frettolosi e feliciin giro per negozi, in cerca d’un riparoTi chiesi chi eri, tu me lo dicesti con un bacioche quasi mi soffocò lì su due piediCapii allora ch’era arrivato il mio momento,che diavoli e angeli mi reclamavanoTi voltasti, lasciasti che una lama di ventoti rapisse l’ombrello dalle manie in un sussurro, “Solo il tuo corpo, non l’anima!Solo il tuo corpo così com’è”