Erano giorni che vagavo
come una donna senza più speranze
In un giorno di pioggia
ti ho incontrato che ridevi
riparato sotto il tuo ombrello,
mi hai sorriso, se poi scoppiato a ridere
proprio come una bambino dispettosa
Ho lavato via le lacrime dagl’occhi
e con le parole in gola mi sono fatta
a te dappresso per capire
Sei scoppiato a ridermi in piena faccia
La pioggia non voleva che saperne
di cedere, le pozzanghere imprigionavano
il mio dolore in riflessi subito calpestati
dai tanti passanti frettolosi e felici
in giro per negozi, in cerca d’un riparo
Ti chiesi chi eri, tu me lo dicesti con un bacio
che quasi mi soffocò lì su due piedi
Capii allora ch’era arrivato il mio momento,
che diavoli e angeli mi reclamavano
Ti voltasti, lasciasti che una lama di vento
ti rapisse l’ombrello dalle mani
e in un sussurro, “Solo il tuo corpo, non l’anima!
Solo il tuo corpo così com’è”