Creato da: claudiofondelli il 26/08/2006
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claudiofondelli
claudiofondelli il 03/08/10 alle 16:33 via WEB
L'ipotesi di lavoro che propongo non si pone l'obbiettivo di aggiornare la definizione o di "Rendita Urbana" o di formulare una nuova identificazione della stessa, allorchè sia indubbio che gli studi in materia necessitino di un'aggiornamento profondo alla luce delle profonde modifiche socio-economiche che si sono registrate negli ultimi decenni. Più modestamente l'articolo si propone di contribuire alla risoluzione di uno dei principali problemi che si manifestano nella gestione pubblica del territorio antropizzato: la carenza di risorse per assicurare l'efficenza e l'efficacia delle infrastrutture e dei servizi publici locali. E di individuare una modalità di reperimento delle risorse (tassazione indiretta) che risponda al principio di equità (ovvero sia modulata progressivamente in relazione alla diversa distribuzione della ricchezza). Si potrà obbiettare che tale finalità potrebbe essere più facilmente e direttamente raggiunto attraverso una più efficace tassazione diretta dei redditi e delle rendite (aumentando la tassazione delle seconde ed avviando seri processi di controllo fiscale per ridurre l'alto tasso di evasione). Vorrei tuttavia far notare che l'individuazione e la tassazione di renditi e reddite risulta sempre più difficile a causa della facilità di spostamento tras-nazionale delle stesse (con la sola esclusione dei redditi da lavoro subordinato o para-subordinato), mentre i beni immobili sono beni facili da individuare e censire, rispetto ai quali è più difficile operare con "trucchi" di finanza creativa.
 

 
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Antonio Bonomi il 21/07/10 alle 18:07 via WEB
Hai beccato giusto, forse unico fra illustri teorici della rendita urbana, sul fatto che questa si realizza solo quando l'immobile diventa merce con un valore di scambio (termini Marxiani). Il resto non va perché non tiene conto del lavoro (e del plusvalore) che fa rendere il capitale (sempre stato liquido ma ora diventato globale). La rendita, assoluta o differenziale, che spetta alla proprietà, è lavoro morto, delle precedenti generazioni, di cui il proprietario si appropria per eredità o diritti "legali". Da ciò derivano conseguenze "etiche", lunghe da trattare.
 
 

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