AFORISMI
(Epicuro)
Post n°53 pubblicato il 28 Settembre 2008 da Il_Secondo_Cuggino
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Post n°52 pubblicato il 19 Settembre 2008 da Il_Secondo_Cuggino
Gasparri sei VERAMENTE un coglioooneeeee... |
Post n°51 pubblicato il 29 Agosto 2008 da Il_Secondo_Cuggino
Oggi termina questo inutile lavoro.
La mia capa…una 34enne imbecille che, piena di soldi, decide di passare le vacanze a MILANO MARITTIMA perché fa “IN” (per lo meno nella sua testa inutilmente imbecille!)…entra in ufficio:
“Cioè son tornata ora da Milano Marittima! C’era un casino di sole e, cioè, allora io mi son messa un casino di crema dopo sole ma ho preso comunque un casino di sole!”
Le mie colleghe inutili: “Ohhhhh! Davveroooo?! Daiiiii?! Si si è vero, cioè, c’hai ragione bella storia…”
Scuoto la testa e continuo il mio sudoku. Stasera Fantacalcio assassino, come da tradizione, di noi “maturi ragazzetti” a casa del cagnino. Devo concepire un Teammone!!
Poi da lunedì si riparte alla ricerca del lavoro.
Gonzaga. Vicino a casa e ditta importante. Ufficio personale. Bella storia ma sostituzione di maternità. Brutta storia… Sono un fottuto sognatore. Vivrò sempre di merda in questo mondo del cazzo. Me ne frego. Alla fine sognare è l’unica cosa gratuita che ci resta…
MW |
Post n°50 pubblicato il 19 Agosto 2008 da Il_Secondo_Cuggino
Sotto forma di raggi di sole il calore entrava dalla finestra socchiusa, filtrando, accompagnato da una brezza leggera, tra quelle sottili tendine. Una sorta di scambio naturale. L’equilibrio della bilancia universale. E se fosse stata una giornata nuvolosa? MW |
Post n°49 pubblicato il 06 Agosto 2008 da Il_Secondo_Cuggino
Un individuo, in quanto tale, non incontrava mai qualcuno. O meglio; incrociava tanti ma nessun qualcuno incontrava lui. E lui, tale, in quanto tale non era qualcuno in particolare per nessuno. Insomma, tanto per capirci, non arrivava nemmeno ad essere un uno per tutti. Sperava ogni giorno di smettere, anche solo per qualche istante, di essere solo un individuo solo. Diventare duo o trio doveva essere emozionante e musicale. Pur non sapendolo immaginava fosse così, ma viveva di convinzioni sue di tizio solo e in quanto tale privo di incontri, confronti e riscontri. Camminava per certe strade con fare incerto e vedeva tanta gente ma per tanti era un tale, per altri nemmeno tale e per tutti nemmeno un conosciuto nè un conoscente. Eppure lui, ogni giorno lungo la stessa strada, conosceva e nei giorni successivi riconosceva. La poesia degli scorci. La bellezza dell’osservare chi è intento ad essere naturalmente perché convinto e consapevole di non essere osservato. Potenzialmente analizzato. Quasi sicuramente criticato. Istanti. La panettiera grassa che sventagliava profumi caldi da presentare ai passanti. L’impiegato di sportello; con tutta probabilità visto il sorriso di facciata e gli interni in tristezza. Il vecchierello fermo all’angolo che masticando la dentiera aspettava un collega vecchierello con cui commentare lo stato di un qualsiasi lavoro in corso. Eppure sapeva che se mai un giorno, scusate il controsenso, fosse esistito per qualcuno automaticamente, a macchia d’olio, il suo stato sarebbe via via mutato per altri. Sentendo saluti rivolti avrebbero rivolto a loro volta sguardi e saluti nella sua direzione. Avrebbero visto un tizio e nel tizio avrebbero riconosciuto lui. Il suo stato sarebbe stato rivisto e sarebbe divenuto. E il suo divenire sarebbe stato incessante e gli altri riconoscenti sarebbero stati sempre di più e sempre di più e sarebbero diventati altrissimi e non ci sarebbero più stati istanti e fuggevolezze e poesie e …lui, in quanto lui, avrebbe cessato di essere tale…
MW |
IL SENSO DELLA VITA...
ALL'INIZIATIVA:
"UN ACARO PER (tutta) LA VITA!"
Inviato da: cassetta2
il 06/10/2020 alle 09:42
Inviato da: back2thecommunity
il 17/12/2008 alle 03:15
Inviato da: lady_violet80
il 03/12/2008 alle 17:18
Inviato da: Il_Secondo_Cuggino
il 03/12/2008 alle 07:46
Inviato da: Il_Secondo_Cuggino
il 03/12/2008 alle 07:45