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Post n°24 pubblicato il 06 Agosto 2009 da IlCercatoreDiParole
Mi sono dedicato per buona parte del giorno alla lettura di un celebre romanzo: Dracula, di Bram Stoker. |
Beh, forse è meglio che niente: prendere atto di situazioni o circostanze è già un ottimo punto di partenza nel percorso che porta a conoscere se stessi. |
Post n°21 pubblicato il 04 Luglio 2009 da IlCercatoreDiParole
Quando ho varcato per la prima volta l'ingresso della National Gallery a Londra, sono rimasto affascinato da un'infinità di particolari, oltreché dalla bellezza dei capolavori in essa custoditi. Ricordo, per esempio, ciò che lessi su un cartello affisso in prossimità dell'entrata. Recitava più o meno così: "i dipinti qui custoditi sono patrimonio dell'umanità. Affinché tutti possano ammirarli, non è richiesto l'acquisto del biglietto". Se dovessi trovare la parola che meglio esprime il significato di questa frase sceglierei senza ombra di dubbio il termine "equità". So che è un'esprssione retorica, ricorda i libri di scuola e l'educazione civica. Qui mi riferisco al senso profondo del termine, "la giustizia del caso singolo". Ma torniamo a Londra. Non riuscirei mai a stilare una classifica dei dipinti esposti nel prestigioso museo londinese. In primis, perché non sono riuscito a vederli tutti; in secundis, perché la magnificenza di ciascuno li rende incomparabili. Ne ricordo uno, che più di altri mi ha suscitato pensieri e riflessioni ancora vive a distanza di anni. Il ritratto di cui parlo raffigura "Gli Ambasciatori", ed è stato dipinto da Hans Holbein verso la metà del Cinquecento (in pieno rinascimento). Volevo invece scrivere che i due ambasciatori hanno una caratteristica peculiare: lo sguardo. Quello di destra ha gli occhi socchiusi, a testimonianza di uno spirito contemplativo. L'altro ha uno sguardo più vivace, esprime la tempra dell'uomo d'azione. Il diverso approccio alla vita si riflette nella profondità dello sguardo dei due illustri diplomatici. Mai come in questo periodo sto realizzando quanto i due mondi siano distanti. Sono d'accordo. Scrivere richiede tempo, pazienza, tristezza, solitudine, felicità, introspezione. Attributi che intralciano irrimediabilmente la vita dell'uomo d'azione. Scegliere una strada richiede l'abbandono dell'altra. |
Post n°20 pubblicato il 29 Giugno 2009 da IlCercatoreDiParole
Giusto due righe prima di infilarmi nel letto. La luce dell'Est, ecco il titolo adeguato per l'immagine caricata come intestazione del blog. La precedente raffigurava una collezione di maschere veneziane, e rappresentava alla perfezione il mio spirito camaleontico, il mio carattere pirandelliano.Ciò che siamo non è definito, ma varia in funzione deil nostri innumerevoli interlocutori: volenti o nolenti, ciascuno si riduce a fare i conti con il giudizio altrui. La celebre canzone di Battisti, invece, racconta una storia che in un certo senso mi appartiene, sempre di più. Le similitudine riscontrate leggendo il testo sono davvero inquiteanti. Penso che osservando con attenzione la foto, le sagome degli edifici che sorgono in lontananza, si possano ricavare indizi sufficienti per capire dove è stata scattata. Conservo molte altre foto del viaggio, alcune molto belle, ma infine ho deciso di caricare una delle poche che non avrei voluto scattare, perché stimavo un risultato non apprezzabile. Le circostanze in cui ci troviamo spesso ci inducono in errore. Così è stato, quello scatto si è rivelato uno dei migliori (per un profano della fotografia quale sono). Chiudo con una chicca: "Non prendersi troppo sul serio è sinonimo di maturità". |
Post n°19 pubblicato il 27 Giugno 2009 da IlCercatoreDiParole
Non smarrire la propria creatività, sviluppare il pensiero laterale, coltivare lo spirito critico. Immaginare un’alternativa al percorso intrapreso, a prescindere dal fatto che questo ci piaccia o no. Ecco il mio consiglio per coloro che non intendono rinunciare a sentirsi vivi, protagonisti dell’esistenza propria e partecipi di quella altrui. Non crediate, è sufficiente distrarsi un momento per precipitare in una fiacca dimensione atemporale, una sorta di limbo del pensiero (e della morale) dal quale è molto difficile fare ritorno. Si parlava di compromessi. Ebbene, ecco alcuni rimedi della nonna: leggere con lentezza, assaporare la cucina tradizionale, gioire delle soddisfazioni intellettuali, corteggiare le donne con eleganza. E ancora: dedicarsi al bello (in ogni sua forma) e all’esercizio fisico, dormire nel week-end, uscire con un amico e discutere di politica. O forse è quella la politica dei giorni nostri? |
Inviato da: frfrciccio
il 19/09/2011 alle 23:54
Inviato da: shar.a.zad
il 18/12/2010 alle 18:11
Inviato da: dolceacida2
il 08/05/2010 alle 12:37
Inviato da: stradeperdute2
il 09/02/2010 alle 21:50
Inviato da: poetica_mente
il 17/11/2009 alle 10:34