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Post n°3 pubblicato il 26 Febbraio 2013 da maria_giovanna1_1956
Scrivo questo nuovo post al solo scopo di tenere aggiornato il mio blog onde evitare che, col tempo, venga eliminato. E' trascorso un anno e mezzo dal mio incredibile viaggio in Australia e Polinesia, ma il mio cuore ancora non è sazio di bellezze naturali e vive nell'attesa e nella speranza di vivere un nuovo ed altrettanto meraviglioso viaggio |
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Un uccellino vuole il pane
L'uccellino ha preso il pane e l'altro tenta di strapparglielo
Orto botanico di Sydney
In alto una panoramica del resort dove abbiamo alloggiato a Raiatea
Il giardino dei coralli a Tahaa
Un atollo di Tahaa
Un atollo di Tahaa
A Tahaa abbiamo visitato un allevamento di perle che sono tra le più apprezzate e conosciute al mondo. Nel piccolo stand di vendita collocato su un pontile di legno sospeso sulla laguna, una donna spiegava, in modo molto particolareggiato, tutte le fasi di produzione della perla. Infine abbiamo visitato un centro di coltivazione e lavorazione della vainiglia, dove abbiamo ascoltato , anche quì nei minimi particolari, il meccanismo di inseminazione, crescita e lavorazione di questa spezia.
Nel tardo pomeriggio siamo partiti per tornare a Raiatea. Si era alzato un forte vento e il cielo era greve di nuvole. Temevamo l'avvicinarsi di un temporale e stavamo a più di un'ora di navigazione dalla nostra isola. Le guide, invece, non sembravano per nulla turbate, evidentemente erano abituate a navigare in tali condizioni climatiche. All'improvviso non si è capito più niente. Grossi spruzzi si sollevavano al passaggio del motoscafo ed una pioggia impetuosa sferzava i nostri visi.
Eravamo accecati e storditi da quel vortice di acqua che ci percuoteva da ogni parte lasciandoci quasi senza respiro. Zuppi ed infreddoliti ci stringevamio gli uni agli altri, persi in quell'immane follia che è stato il nostro ritorno. Per fortuna abbiamo toccato terra sani e salvi e non mi è sembrato vero potermi rifugiare nel caldo e confortevole boungalow. Quella notte non la dimenticherò mai. Sembrava che tutte le furie della natura si fossero scatenate..
Nel mio caldo letto sentivo l'infuriare degli elementi: il vento che soffiava violentissimo e produceva dei rumori inquietanti nella fragile struttura di legno del boungalow; il rimbombo dell'oceano, tanto vicino che sembrava, da un momento all'altro, potesse arrivare fino a noi e inghiottirci. Ma non avevo paura: una strana euforia pervadeva il mio animo trascinandomi in una sensazione sublime di appartenenza a quella natura così selvaggia e primitiva.
Dopo qualche giorno, a malincuore, abbiamo lasciato questo luogo selvaggio ma bellissimo, per raggiungere la più mondana Bora Bora. Nel video in basso che non è mio, come lo sono, invece, le foto del blog, vi mostrerò il resort nel quale abbiamo alloggiato, nei tipici boungalow sul mare
La vegetazione del resort, tipicamente tropicale, era molto estesa e ben tenuta, il cibo buono, ma...purtroppo c'era un ma, che ci ha impedito di godere appieno del confort dei boungalow e del resort: c'era un vento fortissimo che soffiava inesorabile per tutto il giorno e la notte ed impediva anche la sola sosta nei magnifici terrazzini sul mare. La cosa incredibile è che sulla spiaggia pubblica, situata proprio di fronte al resort, non c'era un alito di vento e, per fortuna, si poteva prendere il sole e fare il bagno con una temperatura gradevole.
Grazie della visita e arrivederci
