Duplicità

Ma Dio è veramente morto?


 
 “Tu mi chiedi: “Ma Dio è veramente morto?” Certo, il vecchio Dio è Morto. Il Dio che era solito starsene seduto su un trono dorato nel settimo paradiso è morto. Il Dio in cui eri solito credere nella tua infanzia è morto. Il Dio che hai sempre concepito è morto. ………. Ma è un bene che quel vecchio Dio sia morto; l’uomo ha bisogno di un concetto nuovo, di una prospettiva nuova sull’esistenza… e quel Dio non tornerà mai più. Nascerà un’essenza divina.Dio non tornerà a vivere in quanto persona… l’uomo ha superato quella fase, l’uomo è cresciuto, è maturato! Ora deve pensare in termini di essenza divina, non di Dio; non deve più pensare ad una persona, ma ad una presenza.             E’ ciò che è accaduto a Gautama il Buddha; non credette mai in un Dio, in quanto persona. Eppure il Buddha era la persona più divina, perché credette sempre nella qualità divina dell’esistenza.            In questo senso, Dio non sarà una figura paterna, ma un’esperienza d’amore. Dio sarà sinonimo d’amore, di meditazione, di consapevolezza. Adesso non sarà più necessario adorare Dio: non sarà più una divinità racchiusa in un tempio; Dio sarà la vostra consapevolezza interiore; il vostro testimone interiore, la vostra soggettività.            Dio sarà sinonimo della vita stessa.             Certo, un nuovo Dio sta nascendo.            E’ già arrivato. Ci vorrà tempo perché l’umanità lo comprenda.            Nietzche ha dichiarato: “Dio è morto”. Io dichiaro: “Dio è rinato!”, ma con un volto nuovo. Nietzche non potrà riconoscerlo.            Solo uomini come Gautama il Buddha, come Kabir o come Rinzai riusciranno e riconoscerlo. Solo coloro che hanno amato e meditato con la totalità del loro essere, solo coloro che sono morti in quanto ego saranno in grado di riconoscere questo nuovo Dio; non in quanto persona, ma come qualità; non come qualcosa di particolare, che si possa indicare, ma come qualcosa di soffuso, che permea l’intera esistenza.            Dio è nel verde degli alberi, è nel rosso e nel giallo splendente… Dio è nel canto degli uccelli; Dio è nel candore della nuvola che fluttua nel cielo; Dio è nella notte stellata. Dio esiste quando due persone si incontrano e si abbracciano… Dio è tutte le esperienze di bellezza, di gioia, di celebrazione. Dio è presente in ogni esperienza orgasmica.            Ma questo è un concetto di Dio totalmente diverso: non lo si può adorare, lo si può solo sperimentare. Si può esserlo, ma non si può esserne devoti.            Per questo i ricercatori del Vero … non sono adoratori di qualcuno, sono sperimentatori, Il loro Dio non è qualcosa di esterno, bensì qualcosa di interiore. L’interiorità delle cose è Dio. L’interiorità di questo intero universo è Dio.            E se riesci a sperimentare la tua stessa interiorità, saprai che Dio non è morto ……….. Mentre tutto è come è sempre esistito, Dio, come vecchio concetto, se n’è andato. Ora si deve preparare il terreno per l’avvento del nuovo Dio! E il sannyas, la ricerca del vero, a cui vi invito, non è altro che questo. …………             Questa volta Dio nascerà dentro di voi! Dovete essere un po’ più innocenti e un po’ più vergini. Dovete diventare il ventre che darà vita a questo nuovo Dio.            A mano a mano che l’uomo crescerà ancora, di nuovo affioreranno concetti nuovi: dimostreranno soltanto l’avvenuta crescita dell’uomo.            Dio è sempre presente, ma noi cresciamo, e la nostra visione diventa sempre più chiara.  Osho (Kuchwada, 11 dicembre 1931 –Pune, 19 gennaio 1990)Tratto da: “Sufis: The People of the Path : Glory of Freedom”, 1999- New Delhi