THE MOTHER ROAD

Lunedì 10 agosto:

In redazione Dj Coccinella.

Dopo una nottata infernale causata da Mr Rossi con il suo respiro leggero, ci dirigiamo verso l’Antillope Canyon. Purtroppo l’orario figo per vedere il canyon con i suoi giochi di luce è verso le 11 del mattino, ma ci dobbiamo accontentare del tour delle 8.30 visto i tempi tirati che abbiamo per arrivare in orario al Brice... Dopo averci pelato quei 31 dollari a cranio, saliamo su una camionetta guidata da un nostro “amico” pelle rossa. Dopo un tortuoso e sabbioso tragitto guidato ad una media di 300 km/h arriviamo all’entrata del canyon. Bellissimo le pietre, sono levigate e sembrano quasi finte. I colori, dove illuminati dal sole, sono spettacolari e più si va avanti, con il tempo il canyon assume il colore rosso. La nostra guida ci rivela i segreti del canyon e ci guida nelle foto per scovare gli angoli nascosti e più spettacolari.

Visto il canyon partiamo in direzione del Brice. Nel tragitto ci fermiamo a fare le foto alla diga del lago Powell (to the people) da dove nasce il Colorado e, successivamente, poco più avanti, per fare l’immancabile colazione ammerigana in riva al lago.

Partiamo carichi e belli motivati. A metà strada il nostro amico tomtom ci fa fare una strada poco canonica e dobbiamo tornare indietro per seguirne una più adatta alla nostra camionetta: siamo in ritardo. Con ancora la speranza, ci dirigiamo verso i nostri cavalli che ci aspettano scalpitanti. Ma lo Utah non è terra favorevole per i nostri sogni: infatti hanno un fuso orario diverso da quello che ci aspettavamo e quindi il nostro tour cavallerizzo slitta al giorno successivo…. Va beh poco cambia, ci dirigiamo verso il motel a Tropic e ci riposiamo un po’.

Alla sera andiamo in uno dei tre locali che ci offre la ridentissima Tropic… Dopo cena ci rintaniamo nei nostri alloggi e illustriamo a Mr Lillo le opere cinematografiche del famosissimo Maccio Capatonda. E’ ora di andare a letto, il giorno dopo ci aspetta il Brice e soprattutto LAS VEGAS!!!!!!!