theotherside

CONTENITORE

Il vuoto non puoi riempirlo e metterlo in un contenitore.
Non si da senso alla propria vita mettendosi dentro il contenitore di qualcun altro
e accettando i bisogni dell'altro per dare un senso alla propria.
Sana solitudine.
Ci vuole esattamente quello per capirsi da soli e accettarsi di nuovo.
Si faccio fatica a lasciarmi andare perchè ho paura che ciò che mi aspetta non so affrontarlo.
Non l'ho mai affrontato prima, non così.
Io e me stessa in un confronto senza esclusioni di colpi.
Gi, ora devi farlo. Ora devi dimostrare a te stessa quello che puoi fare.
Solo così ne vieni fuori

GRILLO

Fase distruttiva attivata....

In completo disequilibrio, e senza apparente motivo.

Fa parte del momento, così si dice ma in realtà mi rendo conto che le cose passano meno facilmente di quello che sembrano.

No, nessuna tattica ma solo tanta e tanta pazienza.

Cercando di essere sani, e lasciandosi andare a quella sana follia di cui abbiamo bisogno.

LA fase successiva sarà farsi passare la paura e l'ansia.

L'ansia che ti sveglia la notte e che non ti dormire perchè è come un male rabbioso che ha continuamente bisogno di autoalimentare se stesso.

Lasciati andare e prenditi quello che viene.

Ancora non ti conosci bene e i lati di te stessa che ti sei autorepressa si battono contro il tuo essere giudicante e il tuo grillo parlante interiore che vuole ad ogni costo riportarti sulla strada della rettitudine e della normalità

. Basta non lo ascoltare, non adesso.

COSI'

E infine ti arriva
Bella forte sui denti o in centro cuore.
Sono una persona normale, con cervello e sentimenti.
E' normale essere tristi.
E' normale viversi questo momento così come viene e poi magari passare al notte a ballare scansando ragazzini arrapati che ti vogliono scopare.
Devo sentirmi lusingata? No in realtà mi sento in colpa.
Perchè fondamentalmente sono sempre stata profondamente bacchettona con me stessa e la mia vita di questo mese è esattamente tutto quello che mai avrei pensato che potesse diventare
Ma deve essere così.
Adesso può essere solo così.
Cambiato giro di gente che frequenti, conosciuto nuove persone e nuovi ambienti, apertura a nuove esperienze.
Stando attenti a darsi dei limiti, soprattutto di salute.
Poi però ti svegli e ti arriva bella forte in petto.
Cosa vorrei?
Beh qua lo posso dire senza pudore di essere letta da occhi indiscreti.
Vorrei non essere così delusa.
E vorrei dimenticare quella sensazione terribile di essere stata presa in giro a lungo.
Vorrei non pensare al modo ridicolo in cui le cose sono finite senza dirsi nulla se non quello che IO ho scritto in una mail sperando che rinsavisse.
Vorrei non vedere o ricoscere che non ero così importante da essere dimenticata come se non fossi stata nulla.
Ecco vorrei queste cose.
Ma non è così e allora vado avanti per la mia strada qualunque essa sia o possa diventare.
Accettando questo come un inevitabile e giusto momento di un percorso più lungo.
Con la consapevolezza che certi amori sono come i malati terminali.
Li assisti fino alla fine sapendo che quando finirà tu starai meglio e il malato smetterà di soffire.
Ma nonostante questo, non puoi evitare poi di stare male per un pò. Anche se con la consapevolezza che è meglio così

RIDICOLANDIA

Ridicolandi è quando ti vedi con gli occhi di qualche mese fa e dici... cazzo ma dove sono adesso

E la cosa ti fa sorridere.

Perchè ti rendi conto che ci hai messo tanto tempo ma alla fine è successo quello che doveva succedere tanto tempo prima.

Ridicolandia è quel mondo dove ci sono i cretini che spiattellano i loro fatti privati sui social network come se al resto del mondo possa interessare come quando e perchè è quanto soprattutto fai certe cose.

Ridicolandia è stato anche il mio mondo da cui sono uscita a calci, ma ne sono felice.

Devo concentrarmi su me stessa.

Avrei dovuto pormi un limite .. che putroppo troppe volte ho superato.

Il concetto del limite .

Già. Abbiamo sempre l’idea che se abbiamo limiti dobbiamo per forza superarli.

In teoria.

In pratica dobbiamo sapere se superare quei limiti non comporti mettersene altri e così in un gioco allo strangolamento che diventa umiliazione di se stessi.

Brava scema...

Ci sei arrivata e adesso continua su questa strada.

PESCE

Sentirsi un pesce fuor d''acqua credo sia normale dopo che per molto tempo non hai frequentanto certi ambienti.

Rischiare un attacco di panico lo è molto meno però, ma questa è una cosa che penso si colleghi allo scarso allenamento che ho ormai a certe situazioni, o anche il fatto che non sia mai stata capace di affrontare in tempi non sospetti certe situazioni.

Bene.

Ho pensato ieri notte anche se per qualche minuto... si mi rode il fatto in se, ferita un pò nel mio orgoglio personale, ma vabbè si sa che le cose vanno in un certo modo non per tutti.

Sono un pò confusa in questo momento, e sto avendo delle reazioni strane che prima non immaginavo, come accettare un invito a pranzo da una persona che è proprio fuori da tutto quello che avrei pensato.

Ma devo lasciar scorrere tutto quello che arriva solo così potrò capire fino in fondo le cose, e capire me fino in fondo

E adesso vestiamoci e andiamo, senza aspettarci nulla da nessuno e soprattutto da me.