Post n°2 pubblicato il 13 Marzo 2009 da inchiostro.nero
[26 Gennaio 2009] Adesso come adesso la cosa che riesco ad associare di più al dolore sono due occhi asciuttiasciutti e tanto silenzio intorno - ma non solo intorno.
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Io sono quella che non gira le pagine del calendario per far finta che il tempo non stia passando. Già.
Non servirà spiegarmi che il tempo non dà il resto mai. |
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LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI.
Detestava che ogni sua azione dovesse sempre apparire così irrimediabile, così definitiva. Nella sua testa lo chiamava il peso delle conseguenze ed era sicura che quello fosse un altro ingombrante pezzo di suo padre, che negli anni le si era incarnito nel cervello. Desiderava con avidità la spregiudicatezza delle sue coetanee, il loro vacuo senso di immortalità. Desiderava tutta la leggerezza dei suoi quindici anni, ma nel cercare di afferrarla avvertiva la furia con cui il tempo a sua disposizione stava scivolando via. Così il peso delle conseguenze si faceva addirittura insopportabile e i suoi pensieri prendevano a girare sempre più veloci, in cerchi ancora più stretti.
Inviato da: scrivisulmioblog
il 13/03/2009 alle 18:29
Inviato da: soulplace
il 09/03/2009 alle 10:42