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femminicidio


Mi è già capitato, in altra occasione, di toccare l'argomento della violenza sulle donne, sui crimini commessi, a vario titolo, a loro danno, troppo fugacemente, per un sì rilevante tema. Tornarci, mi fa si arrossire di vergogna, ma mi da l'opportunità d'un ulteriore, più approfondita, riflessione.E' una riflessione a voce bassa, dai toni sommessi, generata nell'intimo dell'animo, dopo aver seguito le recenti vicende che vedono la Donna, oggetto dei più efferati delitti che catapultano il genere maschile in un indefinibile collocazione umana. Non ne evocherò alcuna di queste vicende, recente o futura, mi sembrerebbe di far torto a quelle che, inevitabilmente, non mi sovvengono ora. Qualunque aggettivo dispregiativo, non renderebbe giustizia alcuna per gesti così vili. Ho seguito, negli ultimi anni, le cronache dei reati commessi sulle donne. Stalking, omicidi, delitti, stupri, aggressioni, sovente lasciati impuniti, senza neanche la soddisfazione di veder finire dietro le sbarre (magra consolazione) i colpevoli o peggio, individuarli, incarcerarli ed assistere alla...clemenza umana, che non tarda ad arrivare, attraverso il riesame di turno, il giudice di turno che elargisce arresti domiciliari, sentenze con riduzione sensibile della pena comminata in primo grado ed altre facilitazioni che consentono al criminale di turno di beneficiare d'una condizione di reiterazione del reato che, puntualmente giunge, sopratutto nei soggetti coinvolti nella più orrendo ed inqualificabile dei delitti: la pedofilia.Come porre fine a tutto ciò, a parte intervenire preventivamente sulla formazione dell'animo umano, ingerendo, anche a forza se necessario, nelle menti delle future generazioni. Intervenire, diffondendo l'idea del rispetto, dell'educazione, dell'amore e non solo fisico, per la Donna. Mi chiedo, l'uomo, volendo semplicizzare, è generato dalla Donna, in lei trova inizio la sua stessa vita,da Lei succhia l'iniziale linfa vitale, ne riceve attenzioni, amore, gentilezza, come diavolo fa a ripagarla, una volta adulto, con questo squallido comportamento, invece che innalzarla su un piedistallo a venerarne la generosità? Gli uomini, prima ancora che uomini son figli ed anceh padri e fratelli e mariti e amanti. Già amanti...ma di chi?Per fortuna, non tutti gli uomini s'atteggiano in questo modo e vorrei vedere....ma tanti, troppi, gli squilibrati che, vuoi per pene, erroneamente identificate, d'amore, vuoi per viltà, vuoi per vendetta o per pura follia, manifestano le loro turbe ossessive ed il loro totale squilibrio mentale, attraverso la violenza. A volte, vanno anche oltre la violenza sulle donne, che pare non bastargli, non soddisfare la loro sete di vendetta, assumendo la distorta convinzione che colpire i propri figli sia la massima punizione che si possa infliggere ad una donna che, pure, in passato, recente o lontano che sia, hanno dichiarato d'amare. Cosa spinge questi uomini a tenere questi atteggiamenti deleteri?Purtroppo ed è sincero, provo il rammarico di non aver chiara la soluzione a questo increscioso, indigeribile, inaccettabile problema. nessuno può definirsi depositario della Verità assoluta, men che meno sarei in grado io, avendo fallito molti, tanti, prima di me, è avvilente prender atto di questo stato di cose. Fosse per me, a fronte di delitti di questo genere, accertata, ineludibilmente, inequivocabilmente, inconfuntabilmente, al di là d'ogni ragionevole dubbio, la colpevolezza del soggetto in questione, non rimarrebbe che incarcerarlo in una cella due per tre metri e gettare in  mare la chiave, naturalmente nutrendolo, vita natural durante, a pane ed acqua che già troppo costerebbe alla società. Ma quello che davvero mi fa rabbia è l'indolenza, l'assenza di reazione, della così detta società civile. Certo, si vedon chiese affollate a commemorare le vittime di questi crimini, ma nulla di concreto, peggio, l'indifferenza che ci pervade un attimo dopo la conclusione della cerimonia, è avvilente. Una società che fagocita gli eventi delittuosi con una velocità impressionante. CIò che accade, solo il giorno prima, appartiene, nelle nostre menti, al passato.Concludo che. a mio parere, non basta più chieder perdono a nome di questi scellerati, ma come in rari casi accade, dovremmo cominciare a prendere coscienza e reagire a fronte di questi eventi....Chissà, magari, se impariamo a non voltar più la testa dall'altra parte, se non rimaniamo sordi alle grida d'aiuto, se cominciamo a pensare che, al posto dell'ennesima sventurata di turno, potremmo esserci noi o qualcuno a noi vicino forse, ma proprio forse...qualcosa, in futuro, potrebbe cambiare.....Ottimista? Perchè no? In fondo, anche questo potrebbe rappresentare l'inizio a cambiar le cose, a sperare in un mondo migliore sopratutto per chi ci seguirà, cominciare col vedere il bicchiere mezzo pieno.....