Creato da thomasthf il 20/02/2011

LA SCIENZA PER TUTTI

Questo blog nasce dalla personale voglia di capire meglio l’universo che ci circonda e di trasmetterla alle altre persone attraverso quella che viene definita in modo generico la scienza. Il mio blog ha come obiettivo quello di diffondere la passione per le materie scientifiche e di far capire a tutti che se l’universo è di tutti anche la scienza è di tutti e per tutti!

 

 

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LE SCORIE THOMAS!

Post n°32 pubblicato il 04 Giugno 2011 da thomasthf
 

     

Nel post precedente, in occasione del mio compleanno, ho presentato una biografia del chimico Adolph Frank e accennato ad un tipo di fertilizzante da lui utilizzato: le Scorie Thomas.

Le Scorie Thomas sono un fertilizzante fosfatico, brevettato da Sidney Gilchrist Thomas (chimico e metallurgista inglese del XIX secolo), con un titolo in fosforo variabile dal 12 al 20%. Contengono piccole quantità di magnesio e di micronutrienti. Apportano fosforo a lento rilascio utile per tutte le piante. Il prodotto si somministra nei mesi invernali fino all'inizio della primavera, interrandolo leggermente.

Questo concime contiene gli elementi Fosforo e Potassio, ma non contiene azoto che e' il responsabile della crescita vegetativa. Se si usasse del fertilizzante ad alto tenore di azoto si avrebbe il fenomeno della "filatura", cioè piantine allungate, pallide ed esili che crescono in altezza in modo abnorme.

Le Scorie Thomas danno alla pianta gli elementi minerali necessari per una crescita sana e vigorosa e favoriscono la produzione di nuovi getti e fiori, ma la pianta non cresce più del dovuto in altezza.

 

Dopo qualche tempo si potrà notare che le piante trattate hanno un colore delle foglie molto scuro ed intenso, come le stesse foglie abbiano una robustezza ed uno spessore maggiori rispetto alla norma e come tutto l'impianto tronco, rami e foglie assuma un tono ed un vigore elevati.

Salvo eccezioni particolari, tale prodotto non si trova nei comuni centri commerciali per il giardinaggio ma nei "Consorzi Agrari" in confezioni da 5Kg o superiori. E' costituito da piccole palline di qualche mm di diametro che, per il nostro scopo, vanno macinate.

                      

La polvere ottenuta va diluita in ragione di un paio di cucchiai in un litro d'acqua, usando poi tale soluzione per la normale irrigazione. Una caratteristica delle scorie Thomas è quella di non danneggiare o "bruciare" la pianta anche in caso di "overdose" cosa che con altri fertilizzanti succede spesso.

Il resto del prodotto "non macinato" si può usare poi per integrare gli elementi nutritivi del terreno dove verranno messe a dimora le piante; tale pratica va eseguita tre mesi prima in modo che le scorie Thomas abbiano il tempo di cedere gli elementi al terreno.

Sembra però che questo prodotto in molte zone d'Italia sia poco conosciuto, e quindi non facilmente reperibile; si tratta comunque di un trattamento, anche se consigliabile, assolutamente "non obbligatorio" e se il clima è buono e la cura adeguata, la buona riuscita della coltivazione sarà ugualmente assicurata.

Alla prossima puntata!

 

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Commenti al Post:
mmcapponi
mmcapponi il 04/06/11 alle 15:46 via WEB
Ciao Thomas! Interessanti i dettagli sull'uso agrario delle "tue" scorie! Che dire? Potresti aggiungere qualcosa sulla metallurgia che sta all'origine delle scorie Thomas: se non ricordo male si trattava di un perfezionamento del processo Bessemer per la produzione dell'acciaio. Il refrattario usato da Bessemer era acido e impediva l'aggiunta di basi (calce?) per eliminare dalla fusione zolfo e fosforo. Thomas usava invece un refrattario basico, perfezionando il precedente e ovviando all'inconveniente. Correggimi se sbaglio, ma la descrizione dei dettagli te la cedo volentieri! Ciao e grazie di tutto! MC
 
thomasthf
thomasthf il 04/06/11 alle 15:58 via WEB
Ciao Marco! grazie per il passaggio e per il commento! Ho pensato di "spezzare" l'argomento in due post: il primo sulle "scorie" e il secondo sull'esperienza maturata da Sidney Gilchrist Thomas nel campo della metallurgia. Riguardo ai dettagli dei due processi hai perfettamente ragione....non ti rispondo nel dettaglio perchè rimando tutto al post successivo.Tanti saluti e buon week end...Thomas
 
 
mmcapponi
mmcapponi il 04/06/11 alle 17:25 via WEB
Hai fatto benissimo a spezzare... non vedo l'ora di potermi dedicare a qualche bella reazione da raccontare, realizzare e filmare... ma adesso un certo evento getta una luce nuova sul fronte universitario e mi scombina le carte! Meglio così... buona domenica!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
angelo stefanelli il 11/07/11 alle 13:20 via WEB
Da un trattato sulle broncopneumopatie professionali, momentaneamente non sotto mano, ho tratto un aspetto della questione che forse meriterebbe un opportuno chiarimento, ossia mi chiedo se quanto riportato nel testo sia riferibile alle vicende storiche dell’ansaldo (sapendo la data di effettuazione del bessemer non dovrebbe essere difficile arrivarci):”nelle scorie thomas il 50% della polvere è rappresentato da particelle inalabili….” Risulta nota l’azione irritante di quelle scorie, a causa delle quali vennero segnalate delle bronco pneumopatie sia acute che croniche, ora fortunatamente in declino o addirittura scomparse.
 
 
thomasthf
thomasthf il 11/07/11 alle 14:09 via WEB
Caro Angelo, innanzitutto grazie per il passaggio e per il commento! Riguardo alle patologie legate all'utilizzo delle scorie Thomas confermo quanto contenuto nella parte finale del tuo commento (bronco pneumopatie sia acute che croniche). Purtroppo non ho una conoscenza approfondita dell'argomento (proverò a informarmi) e non so dare una spiegazione a quanto contenuto nel testo in questione...Ci aggiorniamo...Thomas
 
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