Creato da thomasthf il 20/02/2011

LA SCIENZA PER TUTTI

Questo blog nasce dalla personale voglia di capire meglio l’universo che ci circonda e di trasmetterla alle altre persone attraverso quella che viene definita in modo generico la scienza. Il mio blog ha come obiettivo quello di diffondere la passione per le materie scientifiche e di far capire a tutti che se l’universo è di tutti anche la scienza è di tutti e per tutti!

 

 

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REFERENDUM 12 E 13 GIUGNO

Post n°33 pubblicato il 06 Giugno 2011 da thomasthf
 

Mi sembra opportuno dedicare un post al referendum che si terrà nei giorni 12-13 giugno, per informare i cittadini sulle modalità di voto e sui quesiti proposti.

Non è mia intenzione, visto il titolo del mio blog (La Scienza per tutti), parlare o trattare temi politici, ma i quesiti ai quali i cittadini dovranno rispondere sono prevalentemente a carattere etico-morale e non politico.

Lascio ad altri blog o luoghi di discussione il testo sul legittimo impedimento e una riflessione a riguardo.

Cerco invece di presentare in maniera sintetica ma spero chiara, i  due temi veramente importanti: la privatizzazione dell’acqua e il nucleare come fonte energetica futura.

Alcune e brevi considerazioni preliminari vorrei farle, lasciando poi al lettore i testi dei quesiti e le relative spiegazioni.

                      

Per quanto riguarda l’acqua ci sarebbero troppe cose da dire sia dal punto di vista chimico-fisico che storico-culturale (vi rimando al Marco Capponi’s blog…. ultimi post ma non solo). La cosa veramente importante a mio avviso è che l’acqua è alla base della nostra vita, e negare a qualcuno la possibilità di usufruire di un bene che è di tutti sarebbe una catastrofe etico-morale e un egoismo portato al suo peggior estremismo.

Ognuno è libero di pensare e votare come vuole, ma penso che per votare in modo responsabile bisogna visualizzare nella propria mente la situazione in cui si trovano i Paesi del terzo mondo. Per molti di noi i rincari previsti dalla normativa non si fanno più di tanto sentire, ma per chi non vive assolutamente in maniera agiata tali rincari possono essere davvero pesanti. E’ giusto evitare gli sprechi, ma è altrettanto ingiusto arricchire in questo modo il salario dei privati.

                     

            

Per quanto riguarda il nucleare, anche in questo caso vi rimando per approfondimenti agli ultimi post del Marco Capponi’s blog, la questione è più delicata e si può vedere da più punti di vista.

Io riporto il mio (molto sinteticamente), e spero che qualcuno tramite commenti esponga il suo modo di vedere la questione.

L’energia nucleare, per come viene da noi prodotta, deriva dalla fissione (rottura) di nuclei di particolari elementi pesanti (es. uranio, plutonio, torio ecc…) tramite bombardamento con neutroni. Le problematiche maggiori riguardano la gestione delle centrali  e in particolare il processo di raffreddamento, il problema della radioattività e lo smaltimento delle scorie.

Quello che è successo a Fukushima è un caso raro, ma è un pesante evento che ha influenzato le politiche energetiche di molti Paesi, tanto che la Germania (il “motore” dell’Europa) sta pensando di abbandonare tale fonte e investire ancor di più sulle rinnovabili (solare, eolico ecc….).

Io penso che ripartire con il nucleare, significa perdere sia in tempo che in denaro qualche decennio ….. non dimentichiamo che siamo in Italia!

Penso sia molto più costruttivo e meno invasivo investire sulle fonti rinnovabili …….!

Lasciamo il nucleare ai Paesi che veramente sanno gestirlo oppure lasciamolo a chi lo fa da molto più tempo di noi: il Sole.


                   

 

I testi dei due  quesiti sulla gestione dell'acqua che verranno proposti agli aventi diritto di voto sono:

Primo quesito (Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione):

Volete Voi che sia abrogato l’art. 23-bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e finanza la perequazione tributaria”, convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall’art. 30, comma 26, della legge 23 luglio 2009, n. 99, recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”, e dall’art. 15 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea”, convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n. 166, nel testo risultante a seguito della sentenza n. 325 del 2010 della Corte costituzionale?

Secondo quesito (Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma):

Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?

Il primo quesito riguarda le modalità di gestione dei servizi idrici, che a partire dal mese di gennaio 2012, in base alla normativa varata dal Governo, verranno affidati a società private mediante una gara oppure a società a capitale misto, pubblico e privato, nelle quali il privato venga scelto mediante una gara e detenga il 40% del capitale (destinato poi a passare al 60% entro giugno 2013 ed al 70% entro dicembre 2015).
Trattandosi di un referendum abrogativo, se si vuole cancellare tale norma attualmente in vigore, e dunque osteggiare la definitiva consegna alle società private della gestione dell’acqua pubblica, occorre votare SI. Chi vota NO è invece favorevole alla permanenza in vigore dell’attuale normativa.

Il secondo quesito chiede agli elettori di esprimere il proprio parere in merito all’abrogazione della parte della norma che consente ai gestori dei servizi idrici di ricavare profitti sulla tariffa dell’acqua, imponendo sulle bollette degli utenti un ricarico come remunerazione per il capitale investito.
Anche in questo caso, votare SI significa voler abolire la norma e dunque di fatto voler eliminare gli interessi esistenti negli investimenti in campo idrico da parte delle aziende private; votare NO comporta l’accettazione della norma in vigore, con progressiva crescita degli interessi privati nel settore dell’acqua pubblica.

 

Per quanto riguarda il nucleare, il testo del quesito è molto lungo, ma quello che è importante è che anch'esso è abrogativo. Dire SI significa abrogare la normativa che propone il nucleare come futura fonte energetica, mentre scegliere NO significa acconsentire la costruzione e il ritorno alle centrali nucleari.

Per concludere vorrei dire che il referendum è valido solo se si raggiunge il quorum di partecipanti, cioè il 50% + 1 degli aventi diritto al voto.

Vi ringrazio per l’attenzione e mi scuso per esser stato troppo prolisso.

Alla prossima puntata!

 

 
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