LA SCIENZA PER TUTTI
Questo blog nasce dalla personale voglia di capire meglio l’universo che ci circonda e di trasmetterla alle altre persone attraverso quella che viene definita in modo generico la scienza. Il mio blog ha come obiettivo quello di diffondere la passione per le materie scientifiche e di far capire a tutti che se l’universo è di tutti anche la scienza è di tutti e per tutti!
« SCIENZA E POESIA! | 30 MAGGIO! » |
In questi giorni, come molti appassionati di ciclismo, ho seguito per TV le tappe del Giro d’Italia.
Ieri, mentre seguivo con attenzione una delle tappe più difficili ( arrivo sullo Zoncolan) e vedendo la fatica nel volto dei ciclisti, ma soprattutto la necessità di una buona alimentazione prima,durante e dopo la gara, ho pensato ad un articolo letto tempo fa riguardo Erwin Schrodinger (premio nobel per la fisica nel 1933 e trattato in post precedenti).
In questo articolo veniva data una risposta molto particolare alla domanda: perché ci nutriamo?
Questa risposta prende spunto da un bellissimo trattato del fisico austriaco e dal titolo: What is Life?
L’alimentazione, come ben sappiamo, è molto importante per permettere al nostro corpo di svolgere tutte le attività giornaliere, ma vi è un aspetto alquanto bizzarro messo in luce da Erwin e riguarda il cosiddetto contributo entropico.
Senza entrare troppo nel dettaglio e negli aspetti termodinamici più raffinati possiamo definire l’entropia come una funzione (una misura) del disordine di un dato sistema.
Più è alta l’entropia più un sistema è in disordine, e dal secondo principio della termodinamica si ricava questa legge generale: un processo è termodinamicamente favorito solo se porta ad un aumento dell’entropia dell’intero sistema.
Se noi applichiamo tutto questo alla nostra vita potremo dire che il nostro corpo dovrebbe decomporsi (mettersi in disordine --> distruggersi) in poco tempo, in quanto tale processo è spontaneo.
Il cibo e le bevande, vengono interpretate da Schrodinger come un modo per abbassare l’entropia corporea, per limitare e contrastare il processo di decomposizione. Non a caso, appena una persona muore e quindi non si alimenta, nulla può contrastare il processo di decomposizione.
E’ molto intuitivo e interessante come concetto, seppur di elevato contenuto se consideriamo la trattazione fisico-matematica.
Tale idea non è affatto in contrasto con il secondo principio, perché l’entropia del sistema corporeo diminuisce, ma quella dell’ambiente aumenta (all’ambiente vengono sottratti i corpi a “entropia negativa” come li definisce Erwin, ovvero cibo e bevande).
Ci potrebbero essere moltissimi spunti e punti d’aggancio con altre tematiche, e interpretazioni diverse di questo problema, ma per il momento mi fermo qui. Sono graditi, come nel precedente post, commenti e punti su cui discutere.
Infine, vorrei ringraziare tutti quelli che in questi primi tre mesi hanno seguito il mio blog e sia con commenti positivi sia con alcuni spunti per migliorare hanno contribuito a realizzare un “luogo” di discussione pacifica riguardo tematiche scientifiche ma non solo.
Alla prossima puntata!
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