LA SCIENZA PER TUTTI
Questo blog nasce dalla personale voglia di capire meglio l’universo che ci circonda e di trasmetterla alle altre persone attraverso quella che viene definita in modo generico la scienza. Il mio blog ha come obiettivo quello di diffondere la passione per le materie scientifiche e di far capire a tutti che se l’universo è di tutti anche la scienza è di tutti e per tutti!
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Dopo un bel po’ di giorni dedicati a preparare l’ultima parte del corso di Chimica Fisica 1 (parte di Laboratorio) e dopo l’esito più che positivo dell’esame, mi posso finalmente dedicare alla stesura di una importante serie di post e allo studio della meccanica quantistica (già accennata in più di qualche post precedente), per liberarmi dell’ultimo esame del periodo estivo..…. fisica 2 e chimica inorganica li lascio volentieri a settembre perché sono tanto importanti quanto “corposi”.
In questo post desidero presentare e spiegare brevemente (per quanto ne so) un esperimento che secondo molti resterà nella storia della scienza e che è stato svolto il 24 giugno scorso a Venezia dal fisico veneziano (laureato a Padova) Fabrizio Tamburini.
Lo scienziato veneziano, astrofisico riconosciuto a livello mondiale, ha sviluppato in termini pratico/sperimentali (insieme al suo gruppo di ricerca/collaborazione) lo studio approfondito del cosiddetto MOMENTO ANGOLARE ORBITALE e su una proprietà delle radiazioni elettromagnetiche denominata VORTICITA’.
L’idea di base, senza entrare nei dettagli teorici (non ho nessuna esperienza e conoscenza nel settore), è quella di ricavare dalle radiazioni elettromagnetiche il maggior numero possibile di “informazioni”.
L’applicazione più immediata riguarda il “mondo” delle telecomunicazioni, perché con gli studi effettuati si è capito che in un’unica frequenza si possono trasmettere fino a 100 canali contro i 5 possibili con il digitale.
I segnali arrivano con una sfasatura tale che possono essere discriminati in ricezione sintonizzando la fase invece che la frequenza, come siamo soliti a fare.
L’esperimento svolto a Venezia si può così riassumere:
Con un’ apposita antenna, una parabola tagliata lungo un raggio, è stato generato un campo elettromagnetico che si propaga con un andamento a spirale, come un "cavatappi", generando quindi queste “onde vorticose” sul cui fronte di avanzamento è stato possibile discriminare i vari segnali sulla medesima frequenza semplicemente traslando l’ antenna ricevente lungo un asse coincidente con quello del “vortice” prodotto, consentendo quindi di ricevere le diverse fasi.
Il successo dell’esperimento, verificato da molte persone presenti quella sera, era collegato al fatto di sentire più “suoni” distinti con l’invio di una sola frequenza di onde radio.
La portata dell’esperimento è paragonabile a quello del grande Guglielmo Marconi del 1895, anche perché offre un’ ampia gamma di applicazioni che spaziano dall’ astronomia ed astrofisica, fornendo la possibilità di osservazione dei buchi neri rotanti, di potenziare ulteriormente strumenti ottici quali telescopi e microscopi, con applicazioni in campo medico e molto altro.
Vi lascio con un breve filmato dell’evento e vi aspetto per la prossima puntata!
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