Creato da santino.gobbi il 14/07/2011
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Al minculpop, forse, gli è andata buca.

Post n°35 pubblicato il 12 Ottobre 2012 da santino.gobbi
 

L'altro ieri i giornali ed i TG, filo governo tecnico, esaltavano la “legge di stabilità” evidenziando: “Diminuisce l'Irpef per i redditi bassi e l'IVA aumenta SOLO dell' uno per cento”. La verità è che i redditi bassi non avranno nessun vantaggio dalla riduzione dell’Irpef, mentre saranno sicuramente decurtati dall’aumento dell’IVA. Logicamente nulla dicono riguardo all'assoggettamento all'Irpef dei redditi da pensione dei Reduci di guerra, degli invalidi civili e delle indennità di accompagnamento.

Chi può avere pensato una manovra così bieca? Un signore, Mario Monti, nato il 19 marzo 1943. Brutto periodo, ma non per lui che baciato dalla sorte, nel 1949 inizia la sua splendida carriera scolastica culminata con la laurea alla Bocconi nel 1965.

Nello stesso mese dei suoi natali, marzo 1943, 100.000 operai delle fabbriche torinesi entravano in sciopero. Le rivendicazioni economiche segnalano anche la volontà politica di porre fine alla guerra ed al fascismo. Poi tutto si avvera. Mario Monti nasce, cresce e studia; milioni di italiani invece, si danno da fare per ricostruire un'Italia distrutta dalla guerra. Tra questi anche molti "reduci di guerra".

Ma quanti saranno ancora questi reduci? (se in vita, oggi, dovrebbero avere più di novant'anni). Per premiarli cosa fa Monti che non è andato in guerra e tanto meno in fabbrica? Tassa le pensioni dei reduci di guerra, quelle degli invalidi e le indennità di accompagnamento; riduce di un punto i primi due scaglioni d'imposta a vantaggio dei redditi minimi, aumenta l'IVA dell'1%. Un primo risultato sarà che i pensionati al minimo o poco più godranno un bel ZERO, mentre i redditi alti, compreso il suo, grazie alla progressività d'imposizione, guadagneranno 280 euro/anno.

Ieri, "La Repubblica" ha pubblicato un chiaro articolo "Taglio Irpef: altra beffa" e molti commentatori allineati hanno fatto un passo indietro e speriamo che lo faccia anche il signor Mario Monti, perchè penso che ormai sia chiaro che i redditi bassi non avranno nessun vantaggio dalla riduzione dell’Irpef, mentre saranno sicuramente decurtati dall’aumento dell’IVA.

Lunga vita a Monti e a chi lo sostiene.

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Giuseppe Bramè il 13/10/12 alle 03:55 via WEB
A volte ho pensato che oltre ad asservimento al potere finanziario peccassero di incapacità e incompetenza, oggi sono convinto che tutto è intenzionale e programmato secondo una procedura collaudata dei piccoli passi, che con un piccolo taglio ieri, un piccolo taglio oggi, un piccolo taglio domani, senza risvegliare l'ira del popolo con interventi massicci, lo riducono in mutande. Ovvio che intendo lavoratori pensionati e categorie sottoposte, perchè ancora una volta la salvaguardia dei più agiati è scontata.
 
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