Creato da ornellaornella65 il 09/12/2008

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Film porno pagati dai contribuenti Finisce nei guai la "ministra" inglese

Post n°50 pubblicato il 17 Aprile 2009 da ornellaornella65
Foto di ornellaornella65

Nuovi guai per il ministro dell’Interno britannico, Jacqui Smith. Due film hard sono finiti «erroneamente» nella lista delle richieste di rimborso spesa compilate dal ministro. Si tratta di pellicole ’pay per view’ del valore di cinque sterline (pari a poco più di cinque euro). Un acquisto - a quanto pare - fatto dal marito Richard Timney, suo assistente, mentre lei era impegnata a Londra. «Sono spiacente che, chiedendo il rimborso della mia connessione a Internet, ho erroneamente allegato anche il rimborso del pacchetto tv», si legge in una nota diffusa dal ministro. «Appena la cosa mi è stata fatta presente, ho avviato subito le procedure per mettermi in contatto con le competenti autorità parlamentari e rimediare alla situazione. tutti i soldi rimborsati per il pacchetto tv saranno ridati».

I film per cui ha chiesto rimborso sono in totale cinque e sono stati tutti visti nella sua abitazione a Redditch, Inghilterra centrale. «Dire che Jacqui è arrabbiata con suo marito è un eufemismo», ha detto un amico della coppia al ’Sunday Express’, che ha tirato fuori la storia. «Lei non era lì quando questi film sono stati visti. È furiosa e mortificata».

La richiesta di rimborso per il pacchetto tv e la connessione a Internet (in tutto 67 sterline, circa 72 euro) era stata presentata in giugno. A febbraio la Smith era stata fortemente criticata per aver chiesto un’indennità per la seconda casa, mentre a Londra, invece, era ospitata dalla sorella.

 
 
 

arrestata stella del pop: aveva infettato il fidanzato con l'Aids

Post n°49 pubblicato il 15 Aprile 2009 da ornellaornella65
Foto di ornellaornella65

La popstar tedesca Nadja Benaissa è stata arrestata sabato scorso, a Francoforte, con l’accusa di aver trasmesso l’Aids a uno dei suoi partner. Molto nota in Germania, la cantante - secondo quanto scrive oggi il tabloid Bild - avrebbe avuto rapporti sessuali non protetti, nonostante fosse affetta dall’Hiv.

Un arresto scenico L’arresto è avvenuto in modo piuttosto clamoroso: davanti ad una discoteca, sabato sera, prima di un concerto che la Benaissa avrebbe dovuto tenere come solista. La popstar, che ha 26 anni, era diventata famosa come leader del gruppo No-Angels-Saengerin, che vinse l’edizione del 2000 del programma televisivo Popstar, format tedesco che premia i nuovi talenti. Il gruppo - formato da altre tre ragazze - si sciolse poi sei anni fa. Fra il 2004 e il 2006, secondo quanto riporta il quotidiano, la cantante avrebbe avuto rapporti sessuali non protetti con tre uomini, uno dei quali si è presumibilmente ammalato dopo essere stato con lei.

 
 
 

Astenersi dal cibo per un giorno al mese potrebbe ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e di diabete

Post n°48 pubblicato il 14 Aprile 2009 da ornellaornella65
 
Foto di ornellaornella65

La dieta-senza-cibo fa bene alla salute. Parliamo di digiuno, ma, naturalmente, parliamo di un digiuno limitato nel tempo: un giorno al mese. Detta così non sembra una grande idea perché il digiuno è spesso associato a pratiche religiose ed è vissuto come una sorta di punizione, almeno secondo la cultura cristiana, e non è nemmeno tanto nuova, perché qualcuno ci aveva già pensato come mezzo per dimagrire. Ma adesso le prove scientifiche si stanno accumulando e secondo gli ultimi studi, non solo sugli animali, ma anche sull’uomo, stanno dimostrando che chi digiuna ha meno malattie. I dati più numerosi arrivano dalle ricerche sugli animali. E Mark Mattson del National Institute of Aging americano spiega che nei test di laboratorio i topi tenuti a una dieta che prevedeva un digiuno, vivevano più a lungo, sviluppavano meno tumori e, invecchiando, conservavano migliori capacità mentali rispetto a quegli animali che potevano mangiare liberamente.

I MORMONI - Alcune osservazioni preliminari sull’uomo hanno poi dimostrato che un digiuno intermittente e una dieta povera di calorie può avere dei vantaggi sulla salute. In particolare uno studio condotto da ricercatori dell’University of Utah a Salt Lake City ha mostrato che il digiunare la prima domenica del mese, una pratica diffusa fra i Mormoni che si concentrano proprio in questo stato americano a occidente delle Montagne Rocciose, riduce del 40 per cento il rischio di malattie cardiovascolari. E’ vero che i Mormoni non fumano, ma i ricercatori ne hanno tenuto conto. Non solo: questa popolazione ha anche una minore incidenza di diabete. Secondo un’altra ricerca persone asmatiche, che digiunano regolarmente, hanno meno sintomi e una migliore funzione delle vie aeree. C’è materia su cui discutere perché in realtà non tutti sono d’accordo con questa pratica «salutistica»; così la comunità scientifica si divide. Alcuni ricercatori dicono che l’astenersi periodicamente dal cibo modifica il modo in cui il nostro corpo utilizza il cibo. Secondo Marc Hellerstein endocrinologo all’University of California a Berkeley l’organismo umano reagisce bene al digiuno e di per sé quest’ultimo non è pericoloso per la salute. Alcuni studi suggeriscono che le cellule «si difendono» dalla mancanza di cibo con una sorta di reazione da stress che a sua volta aumenta la produzione di proteine resistenti allo stress: queste ultime proteggono contro stress più importanti. In altre parole l’organismo si adatta al digiuno in un modo che alla lunga è benefico.

PERDITA DI CONCENTRAZIONE - Provare che il digiuno ha un effetto protettivo è una cosa, consigliarlo come scelta dietetica è un’altra. Altri esperti, di fronte a una pratica che sta diventando sempre più popolare soprattutto negli Stati Uniti, non sono completamente d’accordo sui benefici del saltare i pasti per un giorno. Joanne Lunn, nutrizionista della British Nutrition Foundation pensa che lasciare l’organismo a corto di nutrienti che non possono essere accumulati nell’organismo e che quindi devono sempre disponibili attraverso il cibo, può creare un senso di affaticamento. «Sarebbe meglio – commenta – preoccuparsi ogni volta di quello che si mangia. E poi non è facile digiunare un giorno intero soprattutto se si lavora o si pratica attività fisica. Già il non fare colazione riduce sia la creatività che la concentrazione». Secondo altri non è difficile, tanto si sa che il giorno dopo si può mangiare normalmente.

BRUCIARE I GRASSI - Ognuno a questo punto può scegliere di sperimentare questa pratica. Ma è anche utile che sappia che cosa succede all’organismo ora dopo ora in caso di digiuno. Dalle quattro alle otto ore dopo l’inizio del digiuno, l’organismo finisce di metabolizzare il glucosio (un tipo di zucchero che serve per produrre energia) presente nel sangue dopo l’ultimo pasto e poi comincia a trasformare il glicogeno (la forma chimica in cui il glucosio è depositato nell’organismo) in glucosio. I primi depositi di glicogeno che vengono intaccati sono quelli del fegato. In queste ore chi digiuna sente i morsi della fame e lo stomaco gorgogliare. Fra le otto e le dodici ore , quando finisce il glicogeno del fegato, l’organismo comincia a utilizzare quello depositato nei muscoli; quando si esaurisce anche questo allora vengono «bruciati i grassi, trasformati in sostanze chiamate chetoni che funzionano come sostituti del glucosio. A questo punto si è veramente affamati. Passate le prime dodici ore però l’organismo continua a metabolizzare i grassi e molte persone affermano di non avere più fame. Quando però le riserve di grasso sono sotto il 7 per cento del peso del corpo, l’organismo comincerà a usare le proteine come carburante per produrre energia. E qui cominciano i rischi.

 
 
 

BUONA PASQUA

Post n°47 pubblicato il 11 Aprile 2009 da ornellaornella65

 

 
 
 

Lo spray che ritarda il piacere

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Un nuovo preparato renderebbe l’orgasmo maschile sei volte più lungo. I risultati di una ricerca europea

L’eiaculazione precoce è uno dei disturbi sessuali maschili più diffusi, di conseguenza le ricerche e la sperimentazione di farmaci in questo campo sono molto attive. Nel suo numero di aprile la rivista medica BJU International ha pubblicato i risultati di uno degli ultimi studi in merito , legato alla sperimentazione di un nuovo spray ritardante che ha dato risultati incoraggianti, portando gli orgasmi maschili a durare fino a sei volte più a lungo.

I RISULTATI DEI TEST - La ricerca britannica, condotta tra il 2007 e il 2008 ( e infatti su Internet la notizia era già ampiamente circolata), ha coinvolto 300 uomini. A 100 di essi è stato somministrato un placebo mentre gli altri 200 hanno testato il nuovo farmaco, una soluzione chiamata PSD502 contenente 7,5 mg di lidocaina e 2,5 mg di prilocaina. Ai volontari è stato chiesto di utilizzare lo spray cinque minuti prima del rapporto e in seguito di calcolare il tempo intercorso tra la penetrazione vaginale e l’eiaculazione. In media il farmaco ha prolungato la resistenza maschile di 6,3 volte: lo spray ha rallentato l’eiaculazione da un minimo di 0,6 minuti a un massimo di 3,8. Ma i risultati migliori si sono visti dopo tre mesi di trattamento: il 90 per cento dei soggetti è stato in grado di ritardare l’orgasmo di 1 minuto e il 74 per cento di 2 minuti (contro rispettivamente il 54 per cento e il 22 per cento dei volontari che hanno usato il placebo). Il 62 per cento degli uomini si sono detti soddisfatti del loro orgasmo, mentre prima dell’inizio del trattamento solo il 20 per cento di loro lo era. Miglioramenti sono stati evidenziati anche nella soddisfazione dei partner e nel superamento delle angosce e dei problemi personali. «L’eiaculazione precoce – spiega il professor W. Wallace Dinsmore, a capo della ricerca – può essere una condizione molto problematica per gli uomini e può causare angoscia, frustrazione, portando i soggetti a evitare l’intimità sessuale».

CONTROINDICAZIONI E NUOVE FRONTIERE - Il PSD502 però oltre ai benefici ha anche alcune controindicazioni, comuni a tutti i ritardanti, come ad esempio disfunzioni erettili nell’uomo, ma anche problemi relativi all’apparato sessuale femminile. «Niente di nuovo in realtà – ci conferma il professor Vincenzo Gentile, presidente della Società Italiana di Andrologia – infatti questo farmaco sfrutta le proprietà delle stesse sostanza anestetiche già utilizzate nelle pomate ritardanti presenti sul mercato: lidocaina e prilocaina tolgono sensibilità ma non risolvono il problema alla base perché non agiscono sui meccanismi interni dell’eiaculazione». «Il fatto che si tratti di uno spray, però, è sicuramente positivo – prosegue Gentile – perché è più leggero rispetto alle pomate e quindi più facile e veloce da assorbire. Di conseguenza anche la partner, che potrebbe risentire dell’effetto anestetizzante del farmaco, avrà meno probabilità di venire in contatto con la sostanza». Ma esiste anche una nuova sostanza che potrebbe dare una svolta in questo campo, precisa il professor Gentile: «è la dapoxetina, una molecola che agisce sulla serotonina, attualmente in fase di sperimentazione negli Usa e che dovrebbe essere presto in commercio in Italia».

 
 
 

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