Padre Fedele Tirrito

SAN PIETRO,L'ALTARE MAGGIORE, IN UN CLICK INTERATTIVI SUL TUO MONITOR..


 Sulla Basilica di San Pietro si potrebbero scrivere fiumi di pagine. E così su ogni minimo dettaglio che appartiene a questo complesso architettonico così carico di storia, di storie, di sacralità e icona della cristianità e dell'arte nel mondo.Non potendo parlare di tutto, mi limito ad offrire una visita interattiva dell'ALTARE MAGGIORE, in tre parti e ad aggiungere qualche curiosità spero non pedante. Buona visita a tutti.Clicca sui francobolli per attivare il tour
Altare Maggiore - Vista frontale"In effetti, spinto dal desiderio di abbellire Roma e, con essa, la Chiesa, Urbano VIII diede l' impulso finale al cantiere di San Pietro, aperto ormai da quasi due secoli. Per l' altar maggiore occorreva un «segno» grandioso che indicasse il sito della sepoltura di Pietro e che, al contempo, non precludesse la vista dell' abside. Naturalmente, a risolvere il problema fu convocato il prediletto Bernini. Questi fece la geniale proposta che ancora ammiriamo: quattro enormi colonne tortili sormontate da un baldacchino. Il tutto in bronzo e alto come un palazzo di dieci piani. Il Pontefice ne fu entusiasta: ma come procurarsi una simile quantità di metallo? Il denaro non mancava (l' opera costò 200.000 scudi) ma c' era gran difficoltà a procurarsi il bronzo, riservato dagli Stati alla costruzione di cannoni e di cui Venezia, ad esempio, limitava l' esportazione. Allora  Bernini comunicò a Urbano VIII una sua scoperta: da giovane, quando, su impulso del Papa, si impratichiva in architettura, aveva studiato la struttura del Pantheon, scoprendo che, per reggere il portico, i romani avevano usati non travi di legno, come d' uso, ma di bronzo. Una sorta di «megalomania imperiale», come si disse: si trattava, infatti, di elementi scarsamente visibili, posti molto in alto in un ambiente oscuro. Fu così che si procedette allo smontaggio del PANTHEON... tempio pagano, mettendo solidissima quercia di Slavonia, che ha retto benissimo per secoli, al posto del bronzo. Il ricavato fu tanto abbondante che col metallo non soltanto si costruì il gigantesco baldacchino di San Pietro ma si poterono fondere anche 80 cannoni per Castel Sant' Angelo".Vittorio Messori
Altare Maggiore - Transetto NordEd ora una leggenda:L'altar maggiore della Basilica di San Pietro in Roma, terminato da Bernini nel 1633 durante il papato di Urbano VIII Barberini, presenta misteriose immagini nelle grottesche che attorniano lo stemma pontificio alla base delle colonne tortili. Una leggenda, riferita anche dalle guide turistiche, racconta che una donna molto vicina al pontefice, in stato di avanzata gravidanza, era in pericolo di vita. Timoroso per la madre ed il nascituro, il papa fece un voto, promettendo la realizzazione di un nuovo altare per la Basilica se tutto fosse andato bene, cosa che accadde.Ed ecco che la chiesa ebbe il nuovo altare.Alla luce di questa leggenda, si interpretano le "grottesche" misteriose presenti su ognuno dei plinti, alla base delle gigantesche colonne, sopra e sotto lo stemma delle tre api della famiglia Barberini  (dove troviamo scolpiti un volto di donna e una rappresentazione anatomica piuttosto fedele degli organi riproduttivi femminili che variano le sembianze procedendo da destra a sinistra: dalla serenità al dolore del parto, alla nascita del bambino...) come la raffigurazione di questo evento... così si dice...
Altare Maggiore - Transetto SudLe modalità di visione sono le stesse già segnalate per:Cappella SistinaPiazza San PietroCappella degli ScrovegniTratto da:PAESAGGI DELL'ANIMA    (Il piacere di viaggiare senza valigie)