Post n°14 pubblicato il 27 Gennaio 2008 da elf_8
IRRIVERENZA
Piero della Francesca, rigoroso nei tratti. Attento che le tinte siano ben distribuite per creare simmetrie di impareggiabile stile. La sua Madonna compenetrata nella maternità divina. Consapevole del peso della sua missione eppur così terrena, con la mano chiusa a sostenere il fianco dolorante e con l’altra che, carezzevole e morbida, scende verso il ventre ad indicare il suo tesoro.
“Fu Piero studiosissimo dell’arte e si esercitò assai nella prospettiva, ed ebbe buonissima cognizione d’Euclide; intanto che tutti i migliori giri tirati nei corpi regolari egli meglio che altro geometra intese, ed i maggior lumi che di tal cosa ci siano, sono di sua mano” . Nulla accade per caso e “Pierino” – come ancora affettuosamente lo chiamano i suoi compaesani – muore il 12 ottobre 1492. Il 12 ottobre 1492 Colombo avvista le coste americane. Che quei “giri tirati nei corpi regolari” fossero stati l’illuminata intuizione di Piero del nuovo tracciato geografico? Qualche secolo dopo Pascarella, magistralmente insolente e sfacciato nella sua "romanità", scrive:
LA SCOPERTA DE L’AMERICA
E quelli? - Quelli? Je successe questa:
E quello, allora, je fece er piacere
Cesare Pascarella (1890)
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Post n°13 pubblicato il 26 Gennaio 2008 da elf_8
Guarini - antagonista del Tasso, tanto quanto suo amico - mostra e svela attraverso versi ironici e malinconici i bagliori rinascimentali con una delicatezza assai particolare e maliziosa chè, ai nostri giorni, può apparire semplicistica e tenue. Ma leggendo tra, ed oltre le righe, si manifesta il grande retorico: il Maestro Guarini che, con parole sfrontate ed audaci, conquista e diletta. Caravaggio, spudorato e sanguigno, parla del suo tempo con immagini forti, senza pietà, senza nulla togliere alla cruenza dell’epoca. Mandorla inzuccherata Un cibo di fuor dolce e dentro amaro, (da Rime, XVIII) |
Post n°12 pubblicato il 25 Gennaio 2008 da elf_8
D'annunzio che fa sentire l'odore dei boschi. Rende l'incantevolezza di Ermione e la fa viva, intrecciata nella bucolicità dell'ambiente. Si respira la pioggia. Si respira la natura quasi fatata. Ammaliante. Klimt - che vive nella stessa epoca di D'annunzio ma così distante da lui, così "diverso" - rende con le sue donne filiformi, eteree e pur così carnali, la stessa odorosa magia. Tutto da respirare nel silenzio perfetto dei sensi. La pioggia nel pineto
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Dammi mille baci Godiamoci la vita, o Lesbia mia, e i piaceri d'amore; (Catullo) |
Post n°10 pubblicato il 18 Gennaio 2008 da elf_8
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GARCIA LORCA
Bordone
Ti vedrò?
Non ti vedrò?
A me importa
soltanto il tuo amore.
Hai sempre il riso di allora
e quel cuore?
Inviato da: wilbur08
il 11/08/2008 alle 13:50
Inviato da: lacolpadiesistere
il 20/05/2008 alle 08:56
Inviato da: lacolpadiesistere
il 24/03/2008 alle 08:14
Inviato da: lacolpadiesistere
il 23/03/2008 alle 23:31
Inviato da: lacolpadiesistere
il 23/03/2008 alle 23:27