Tom Wake

Wild

Solo sterpaglia intorno al mio volto,
umido e secco ad incastro tra le dita
pioggia e asfalto in tutta la memoria
e vita riavuta senza avere morte...
questo che spero mentre io mi volto,
questo che chiedo al cielo che mi ha avvolto,
luce e natura da bere con la rabbia
nata e cresciuta tra regole imposte
e se ti cerco in mezzo a delle foglie
è perchè niente ho trovato intorno a del cemento,
solo parole usate e abusate
solo finzione bagnata nel profumo.
Dimmi qualcosa invece di tacere
usa i tuoi rami e tutto questo intorno
per ritornare quella che tu eri
per riavermi in mezzo al mio silenzio.
Natura....natura su natura e poi ancora...
rabbia, rancore per come è dissolto
tutto il resto in abiti succinti,
tutto il senso raschiato fino in fondo.

Hai tempo?

Hai tempo?
tempo per usare meglio le paure?
Oppure dovrò uccidere quello che già so
per vivere di sogni castrati finemente?
Hai tempo?
O senti che di tempo ne hai perso abbastanza
e tutto quello che rimane è solo un lungo stento
da bere fino a quando non lo senti
il vomito salire nella gola
la bile scendere e raschiare
il fondo di un fondo senza fine?
Se tutto quello che cerchi lo ritrovi
in vecchie smanie da ricordare,
aspetta che ritorni il mio sapore
e prova a ricamarci su il tuo nome.
Se hai del tempo e credo tu ce l'abbia,
sicuramente riuscirai a vivere di me,
ed io ad imparare cosa sia
usare la mia pelle con la tua.

Dormi.

Dormo. La sveglia ha lavorato.
La testa ha percepito.
Resta del sale sulla lingua.
Polvere da sparo sulle dita.
E voglio altro sonno ad ore.
Voglio respirare lenzuole.
Ottieni la mia scarsa attenzione.
Ottengo del caffè mai usato.
Dormo. Dormi? e allora continua
svegliarti sarebbe un suicidio,
capire un compito ingrato.
E amarmi oggi, poi, un reato.
Perchè vuoi pagare le colpe
di un sogno che non ha forze
di reggersi da solo tra noi,
o vivere appena più in alto?
Fai finta che non è mai esistito,
chiudi gli occhi e respira l'affanno...
svanisce appena riesci a capire...
che forse è meglio semplicemente dormire.

E' possibile

Ho tempo da usare,
e fuoco da vivere ancora,
parole ne ho poche,
in languida terra son perse.
Ho tutto nelle mie tasche
e gli occhi che hai sono nuovi,
ricordo li amavo, ricordi?
ma adesso li ammiro ben poco,
ho vuoto e gioco nel cuore,
persone che ballano ad ore,
e sento che posso morire,
ma nascere ancora è possibile.
Ho piccoli chiodi per terra,
calze e nessuna ferita,
ma chi mi passeggia vicino,
fa meglio a controllarsi le dita,
urlare serve a ben poco,
non sai quante volte ho provato
fermare il dolore col grido,
ma quello che in vero ottenevo
era solo un misero otto col viso.
E allora schiaffeggia la vita,
imponigli regole struse,
fai in modo che quello che è stato
ritorni in mezzo alla folla...
o taci.. taci che è meglio.

Buongiorno....

Quello che ho riportato qui è il mio blog http://tomwake.iobloggo.com o almeno quello che ho scritto in questi ultimi 6 mesi. Spero i prossimi 6 mesi possa io scrivere meno.... perchè quello che scrivo nasce solo se ho dolore. Buona vita.