BLOG TOTOTOTO2007

È in corso lo sciopero nazionale indetto dai sindacati dei 135mila dirigenti medici e non medici della Sanità pubblica. La protesta mette a rischio 45mila interventi chirurgici e 5 milioni di prestazioni sanitarie, dalle analisi ambulatoriali agli esami diagnostici. Bloccati per tutta la giornata anche i controlli veterinari nei mercati della carne e del pesce. Saranno garantiti i servizi di assistenza ai ricoverati e tutte le prestazioni di urgenza ed emergenza.

I sindacati chiedono il rinnovo del contratto scaduto già da due anni, l'adeguamento della indennità di esclusività con la legge Finanziaria e misure a favore dei medici precari. Gli anestesisti, rianimatori dell'Aaroi insieme ai radiologi e ai laboratoristi della Umsped protesteranno invece il 10 dicembre. Lamentano un contratto scaduto da due anni, e nessuna trattativa in atto per il prossimo biennio. Un precariato tra i medici che "copre" il 10% della forza lavoro, con ben 12mila camici bianchi costretti a "campare" con 800/1000 euro al mese. E ancora la rivalutazione dell'indennità di esclusività di rapporto, ferma al '99, «anno di istituzione di questo diritto», ricorda Carlo Lusenti, segretario nazionale dell'Anaao Assomed. Che chiede, insieme agli altri sindacati, che la manovra se ne occupi con un emendamento "ad hoc". Se il governo non aprirà ai camici bianchi, la dirigenza del Ssn promette di non fermarsi e già preannuncia altre iniziative di protesta.

Gli anestesisti aderenti all'Aaroi non prendono parte allo sciopero. Ne hanno proclamato un altro per il prossimo 10 dicembre.