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Giustizia, Cancellieri: no riforme epocali, ma niente personalismi
ROMA (Reuters) - La politica della giustizia, che da circa 20 anni ruota attorno alle vicende giudiziarie di , sar affrontata con la consapevolezza del fragile equilibrio della maggioranza destra-sinistra, senza ambizioni di riforma epocale, ma anche evitando "aspetti personalistici".
Lo ha promesso oggi il nuovo Guardasigilli Anna Maria Cancellieri, parlando ai deputati in un'audizione a Montecitorio.
I valori di una giustizia più efficiente e rapida "sono di tale portata e delicatezza da richiedere uno sforzo congiunto nella direzione del superamento di un atteggiamento che vede troppo spesso trasformato lo spazio di azione in un terreno di ostilit e scontro su aspetti personalistici", ha detto nel suo discorso Cancellieri.
Le linee d'azione del suo dicastero, ha spiegato, guardano "al terremo concreto delle iniziative che possono ribaltare quella percezione di ritardata e, in alcuni casi, denegata giustizia" della maggioranza dei cittadini.
"Nessuna ambizione di riforme epocali, quindi, senza pretese di radicali rivolgimenti in una realistica visione del'attuale fase di equilibrio politico", ha aggiunto.
La "riforma epocale" era stato l'appellativo che l'ultimo governo di centrodestra aveva riservato ai disegni di legge di riorganizzazione dell'ordinamento giudiziario, poi finiti nel cassetto.
Sulla lentezza del processo civile il neoministro intende far leva, da una parte, sulla maggiore efficienza che verrebbe dalla riorganizzazione degli uffici giudiziari e dall'altra, sul rafforzamento dello staff dei giudici di primo grado, presso i quali si affolla la maggioranza dei procedimenti.
Inoltre, Cancellieri intende puntare su incentivi alla mediazione civile, alternativa al processo, nonostante la Corte costituzionale ne abbia bocciato l'obbligatoriet lo scorso anno.
Quanto al penale, l'obiettivo del Guardasigilli è riproporre al parlamento la razionalizzazione delle sanzioni, gi approvata sotto forma di ddl dalla Camera nel dicembre 2012 e non licenziata dal Senato per la fine anticipata della legislatura.
La rotta è quella di limitare la carcerazione alle pene più gravi, introducendo nuove pene detentive non carcerarie, come l'esecuzione a domicilio delle pene non superiori a 18 mesi di reclusione.
Sul piano della giurisdizione, il Guardasigilli è favorevole a forme alternative di definizione del procedimento, condizionate a programmi di trattamento cui sottoporre l'imputato, come la sospensione del processo con messa alla prova.
Cancellieri infine ha detto che riserver una specifica attenzione, d'intesa con il ministero dell'Ambiente, al tema della tutela del patrimonio ambientale, "mettendo mano ad una rigorosa riforma del sistema delle sanzioni per contrastare speculazioni e danno contro una delle principali risorse del nostro Paese".
(Roberto Landucci)
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