Rinascere

se ci fosse la certezza che soffrendo si potrebbe raggiungere il piacere credo che la sofferenza non sarebbe poi così grande... la grande sofferenza nasce quando ci rendiamo conto che non riusciremo mai a raggiungere il nostro obbiettivo... con o senza ragionevolezza... Un sorriso... Anna

o forse perche' a volte il dolore per raggiungere cio' che desideriamo lo immaginiamo insoportabile...o sentiamo la paura di lasciarci andare e di vivere davvero il nostro sogno perche' potremo accorgerci che non e' come lo avremo voluto...e poi oltre il dolore a volte c'e' la paura del cambiamento...ansia dell'ignoto...c'e' diffidenza...

Dissento! Una sana follia è indispensabile per un piacere vero:-)) Corinna

ehm...dunque....io credo di essermi persa in questo ragionamento. Io sono semplice e le frasi difficile non le capisco scusatemi :)

l'uomo ragionevole cerca tutto ciò ke lo fa vivere veramente,basta anke un attimo x sentirsi davvero vivi...il dolore ,quello rimane,il tempo ne sbiadisce il ricordo,ma le sensazioni le sentiamo sempre come se fosse passato solo un giorno...il piacere??quella è una conseguenza dello stare bene e di tutte le emozioni ke ci travolgono,nn ci vedo niente di male in questo...^____^grazie x il commento ke hai lasciato nel mio blog,l'ho molto gradito...buona serata...

allora sono decisamente irragionevole ...con tutte le conseguenze del caso

BUONA GIORNATA , PASSO DI VELOCE MA CI VORREI RITORNARE ...CONDIVIDO I TUOI PENSIERI ...IL TUO MODO DI PENSARE .....LA VITA èMOLTO BELLA MA ANCHE MOLTO BREVE E COME TALE BISOGNA VIVERLA AL MEGLIO .....

A volte mi chiedo se la leggerezza e l'incoscienza dell'essere e dell’agire non siano il vero segreto che permette ad alcuni di affrontare di petto le situazioni complicate e difficili della vita e godere con intensita' ed entusiasmo un Oggi che magari non avra’ un Domani. Se mi permetti ....parole sante ...vere ...profonde ....

Per dirla all'aristotelica, dunque è ragionevole chi vive nascostamente. Senza soffrire perchè rinuncia alla vita e a quello che può riservargli. L'assenza di dolore è data dal lasciarsi vivere...ho fatto ricorso a questa esigenza estrema in passato. Era necessario, forse allora ma, non più, non adesso, non ora. Buona vita :-)