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NATIVITA' DELLA BEATA VERGINE MARIA


Tanti auguri, Maria di Nazareth! La devozione popolare ha voluto aggiungere alle feste liturgiche anche il "compleanno" di Maria, un modo per esprimere il profondo e inalterato affetto verso colei che è la prima tra i discepoli.La festa che oggi celebriamo è di origine devozionale e giunge a noi attraverso i secoli con tutta la sua struggente e incantevole ingenuità, perché di una persona grande bisogna celebrare la nascita, benedire la sua venuta come un dono. Oggi siamo invitati ad alzare lo sguardo dalle nostre caotiche e assonnate attività, verso la piccola adolescente di Nazareth che ha polverizzato le grandezze e le supponenze dei vari Napoleoni che la storia partorisce a scadenza fissa. La piccola Maria di Nazareth, con la sua struggente fede, la sua trasparente attesa nella venuta del Messia promesso dal Dio dei padri, ancora oggi ci lascia sorridenti e (cristianamente) pieni d'invidia. Maria: noi ti ammiriamo per la tua giovane incoscienza, perché hai creduto e sei beata. Noi - solcati dalle rughe - noi che abbiamo visto gli abissi del cuore dell'uomo, noi che ci complichiamo la vita con vuoti ragionamenti, restiamo ammutoliti davanti a ciò che hai avuto il coraggio di dire e di fare, tu che hai creduto di diventare la Porta del cielo, di stringere l'immenso infinito nell'angusto spazio del tuo ventre, ci stupiamo della tua trasparente normalità che rischiamo di svilire con i nostri troppi complimenti. E benediciamo la tua nascita, Maria di Nazareth, perché hai fatto fare bella figura alla nostra piccola e fragile umanità: tu sola riscatti la condizione umana agli occhi di Dio. Insegnaci a credere, sorella nostra, insegnaci a lasciarci fare. (Paolo Curtaz)