così come sono

Quanta sensibilità, in queste tue parole... un grido impotente di fronte a un qutidiano e forse irreversibile vivere una tragedia.

Quanta dolcezza... quanto amore, in questo commento. Amore che si vorrebbe avere ogni giorno, per poterlo spandere su chi, amandoci, ci sta vicino...

arrivederci...a presto....

Il Natale è dentro di noi come senso e apprezzamento profondo del significato della vita.La ricorrenza serve per svegliare la nostra memoria che difetta sempre di fosforo.Il detto "Almeno a Natale" ha questo valore.Non bruciamolo.Consumismo o no.Auguri mio amico Bertrand.

Ormai il Natale è diventato la festa del consumismo per antonomasia. Gesù bambino, seminudo al freddo di quella grotta, dovrebbe far riflettere tutti, ma così non sarà. Le pance piene allontaneranno il pensiero di chi soffre di povertà o solitudine. Ma in particolare chi ha sfruttato le risorse umane per arricchirsi oggi dovrebbe provare vergogna per tutti coloro che ha contribuito a rendere poveri.

Sì, è un argomento talmente complesso che meriterebbe tutt'altro spazio. Mi fa molto piacere che tu venga nel mio blog, e porta pazienza se a volte... scrivo solo per cazzeggiare (è una reazione alle tante disgrazie). E io apprezzo ciò che scrivi...

Migliorare te stessa, è del tutto relativo. Ciò che è migliore per te, potrebbe essere l'antitesi per un'altro. Per il solo fatto di tentare di esserlo, credo tu sia già migliore di quanto riesca a giudicarti; ma questo un discorso talmente ampio, e l'abbiamo preso anche alla larga, che non sarebbe giusto neache accennarlo in questo spazio così limitato e castrante. Ti leggo spesso, e penso davvero che tu abbia già imboccato la strada del "meglio".

A scuola, per tre anni, studiai filosofia. E studiai religione. Così ebbi modo di conoscere molte risposte al quesito che maggiormente sta a cuore all'uomo. Qual'è quella giusta? Io so per certo che mi sta bene una risposta fondamentale: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. E il corpo dell'uomo, come dice la religione cattolica, dopo morto tornerà alla terra. La sua anima... che c'è, esiste anche se non si vede e non si può toccare, trasmigrerà in una realtà che ci è e forse ci sarà per sempre sconosciuta. C'è ancora una risposta che io considero fondamentale: l'evoluzione umana. Evoluzione non solo del corpo, ma anche o forse soprattutto dell'istinto e della mente. Ecco, solo questo io penso sia il mio scopo: migliorare me stessa, con tutte le mie forze, e, possibilmente, anche chi riesco a raggiungere.

Nessuno potrà mai dimostrarti nulla che non sia reale. Lo spirito va oltre il tangibile ed il dimostrabile. Convincersi che la vita sia da vivere ed è questo il fine per cui SIAMO, a mio avviso è un tantinello limitante. Certo, qui si entra nel campo della fede (e non parlo di religione), bisogna crederci e basta! Non ti si potrà mai dimostrare. Vivere per la perpetuazione della specie si livella con il fine di vita di tutte le creature viventi. A volte, girando per il mondo, mi convinco che meglio fosse che non esistessimo, siamo i distruttori di ogni ambiente, come un cancro malefico che dove si stanzia, modifica, piega, distrugge, inquina. Nulla c'è di più grande della stupidità umana, che ditrugge la propria casa. Finita questa non ce ne saranno altre. Se non quella del dopo vita....per chi ci crede!!

Tempo addietro anch'io ho riflettuto su questo argomento, forse dopo aver letto qualcosa di Sigmund Freud. Ma non mi ero trovata d'accordo... e tutt'oggi non voglio credere che la morte possa essere il mio fine ultimo. E' la mia vita il mio fine, e in essa la perpetuazione della specie umana; solo se qualcuno mi dimostrasse che c'è qualcosa oltre la morte potrei rivedere questa mia convinzione...