Tu es Petrus

A proposito della canonizzazione di Roncalli e Wojtyla


La generosità di Francesco emerge tutta nella inedita decisione di canonizzare insieme - il prossimo 27 aprile - Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Il Papa bergamasco e il Papa polacco sono entrambi ancora nel cuore di tutti. Ma il primo - al quale si deve il Concilio e un grande contributo alla pace mondiale - dopo 5 decenni rischiava di essere un po' troppo storicizzato: i testimoni diretti rimasti in vita ormai sono pochi, la religiosità popolare che lo ha avuto protagonista negli anni '60 e '70 declina un po', la figura stessa di Francesco, che richiama molti lati del carattere di Roncalli, avrebbe potuto col tempo metterne in ombra il ricordo. La deroga al secondo miracolo si spiega dunque come un atto di gratitudine al Papa buono e di umiltà da parte del Pontefice regnante che lo innalza a modello per se' e per tutti noi. Sulla santità di Giovanni Paolo II - il Papa della mia gioventù - non ho da aggiungere molto alle storie commoventi delle grazie e dei miracoli che tutti conosciamo. E sulla grandezza della sua azione a favore dell'uomo oppresso dalle dittature, a parlarne sono i libri di storia. Qui solo voglio sottolineare un fatto: dopo la deroga iniziale decisa da Benedetto XVI già nel 2005, il processo ha seguito tutte le fasi previste, con accurate analisi e indagini sui diversi aspetti. E' santo presto - infatti - ma non è stato "santo subito", come invocava la piazza. E ciò è assolutamente giusto: la Chiesa, nella sua infinita cautela, ha il dovere di lavorare con calma e accuratezza. E' proprio uno degli insegnamenti dello stesso Wojtyla.Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II